Alla fine, vince bersani. Anche se in sicilia, tutto sommato, viene dato un contentino ai capi del pd regionale: roma, invece degli 11 seggi chiesti, se ne prende 'solo'otto. Nell'isola, il partito democratico festeggia, per non lasciare trasparire l'amarezza,di dovere di cedere seggi alla segreteria romana.
Politiche, Pd: in Sicilia vince Bersani, per il segretario Lupo una vittoria di Pirro
Alla fine, vince Bersani. Anche se in Sicilia, tutto sommato, viene dato un contentino ai capi del Pd regionale: Roma, invece degli 11 seggi chiesti, se ne prende ‘solo’otto. Nell’Isola, il Partito democratico festeggia, per non lasciare trasparire l’amarezza,di dovere di cedere seggi alla segreteria romana.
Quattro anni fa, l’allora segretario del partito, Walter Veltroni scippò sei seggi alla Sicilia, oggi Bersani se ne porta casa a 8, e lascia intendere che un seggio (il suo) e forse un altro, verranno restituiti (forse).
Bersani sarà il capolista alla Camera (Sicilia occidentale), mentre il giornalista Corradino Mineo guiderà la lista per il Senato. Nella Sicilia orientale il capolista sarà Flavia Nardelli (direttrice dell’Istituto Sturzo). Gli altri esterni sono: Amedeo Bianco, della federazione nazionale degli Ordini dei medici, i deputati uscenti Marco Causi e Luciana Pedoto, il segretario generale di Confcommercio Luigi Taranto e Fausto Raciti segretario nazionale dei giovani democratici.
L’operazione, conti alla mano, è tutta a perdere. Per il segretario regionale, Giuseppe Lupo, è una vittoria di Pirro. Per le primarie, una presa in giro. Bisogna considerare che su 8 seggi, 7 andranno a Roma di certo, sia in caso di vittoria che di sconfitta.
Se il centrosinistra vincesse le elezioni, si prenderebbe 8 seggi su 32, se perdesse 8 su 20. E ai siciliani le briciole. L’ipotesi di una sconfitta o di un pareggio al Senato, non è campata in aria. Berlusconi è in rimonta, e, il Pd, a Palazzo Madama, anche per altre ‘minacce’, come gli Arancioni di Ingroia e De Magistris, perderà di sicuro quei voti che dovrebbero garantirgli la maggioranza.