Oggi tutti in piazza per dire ‘basta’ a questa Unione Europea

14/11/2012 Mentre il nostro Presidente del Consiglio del Ministri, Mario Monti, annuncia sui giornali di avere più consenso dei Partiti che lo sostengono (ma, a parte quella ‘tragedia parlamentare’ dell’Udc, Monti è così sicuro che Pd e Pdl lo sostengono?), nel nostro Paese si discute di quello che andrà in scena oggi, mercoledì 14 novembre, giorno in cui l’Europa degli uomini liberi – e non quelle delle massonerie più o meno finanziarie che la mal governano – scenderanno in piazza per manifestare proprio contro la gestione dissennata di ‘questa’ Unione Europea.

Le ragioni di questo sciopero le spiega il nostro Alessandro Maugeri, in questo articolo.Ciò che a noi interessa sottolineare in queste note è la gioia di sapere che i cittadini liberi di Italia, Spagna, Portogallo e Grecia, domani, di primo mattino, scenderanno in piazza per protestare contro un regime: il regime illiberale, oligarchico, massonico e prepotente che oggi si è impossessato di un’Europa sempre meno unita. E dove a prevalere sono sempre di più gli speculatori.  

Direte: che centra Monti? Invece Monti c’entra, c’entra eccome! Perché Monti è il ‘verbo’ delle massonerie finanziarie che stanno portando il nostro Paese alla rovina. Non soltanto il nostro Paese: stanno trascinando nel baratro, insieme all’Italia, la Spagna, il Portogallo e, soprattutto, la Grecia.

E allora, oggi,  tutti in piazza per manifestare con l’Unione Europea degli speculatori, l’Unione Europea dei succhi di frutta senza frutta, l’Unione Europea del vino senza uva, l’Unione Europea del cioccolato senza cacao. Per dire basta a queste speculazioni. E per dire basta anche al Governo Monti che, nel nostro paese, rappresenta gli interessi di un’Unione Europea delle massonerie finanziarie che si sta mettendo sotto i piedi l’Unione Europea dei popoli.

Ieri sera, per le strade di Palermo, la voce di una ragazza, una studentessa universitaria, annunciava, dall’altoparlante di un’automobile – come si usava fare nelle campagne elettorali degli anni ’50,’6’ e ’70 del secolo scorso – la giornata di mobilitazione popolare di mercoledì prossimo. Non solo la Rete, ma anche la voce per le strade, come ai vecchi tempi. Tutti in piazza per la libertà.

Contro una nuova tirannide che, non a caso, si annida in una certa area della Mitteleuropea che di tiranni e di danni, nel ‘Secolo breve’ ne ha prodotti tanti…

Ci auguriamo che, mercoledì, in piazza ci sia anche l’Autonomia siciliana. A cominciare, perché no?, al nuovo presidente della Regione, Rosario Crocetta. Sarebbe un bel messaggio di libertà. Per ricordare che l’Europa nasce per la libertà e non per conferite quote sempre più consistenti di sovranità nazionale e monetaria alle varie oligarchie massoniche che ci hanno infognato con l’euro, forse l’operazione politica, finanziaria e monetaria più fallimentare della storia dell’Unione Europea.

Chissà, magari oggi per le strade, sfileranno anche le bandiere degli autonomisti siciliani: autonomisti che, per contare veramente nella politica siciliana, la dovrebbero smettere di dividersi su tutto. Ci saranno anche loro? Ce lo auguriamo.  

Palermo – Manifestazione h 9.30 Piazza Politeama
Catania – Manifestazione h 9.30 Piazza Roma
Priolo, Augusta e Melilli – Presidi al Polo petrolchimico – dalle 6.30
Siracusa – convergenza dei lavoratori alla Manifestazione di Catania

 


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