Sicilia, Comuni al collasso finanziario. La Cgil: “Il Governo fa solo propaganda”

Mentre i presidente della Regione siciliana ‘dimissionario’, Raffaele Lombardo, continua a governare a colpi di nomine, mentre l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, programma vendite & spending review in molti Comuni dell’Isola non ci sono più i soldi per pagare gli stipendi ai dipendenti.

A denunciarlo è la Funzione pubblica Cgil della Sicilia che il 25 settembre scenderà in piazza, organizzando una manifestazione regionale di protesta a Scicli, diventato in questi mesi uno dei Comuni simbolo dello stato di crisi con stipendi non pagati dallo scorso luglio. Un’iniziativa aperta ai cittadini, ma anche ai Sindaci dell’Isola invitati dal sindacato ad “unirsi alla protesta”.

“Enti locali al collasso, servizi pubblici ridotti al lumicino e dipendenti che, in alcuni Comuni della Sicilia, sono senza stipendi anche da tre mesi”, si legge in un comunicato della Cgil. Epilogo inevitabile, visto i tagli operati dalla Regione. Ai quali si accompagna una dissennata politica in materia di gestione di acqua e rifiuti voluta dal Governo regionale e dall’Ars.

“Gli esiti della Conferenza Regione-Autonomie Locali, che ieri ha confermato i criteri di riparto delle risorse agli Enti Locali adottati l’anno scorso – dice il segretario generale della Cgil Funzione pubblica della Sicilia, Michele Palazzotto – non bastano ad allentare la tensione, perché arrivano con forte ritardo rispetto alla grave situazione in cui versano moltissime amministrazioni dell’Isola che non sono più in grado di garantire né stipendi, né servizi essenziali ai cittadini”.

Al caso eclatante del Comune di Catania, che “permane nella sua gravità”, si aggiungono le situazioni critiche già da alcuni mesi di molti centri del Ragusano tra cui Ispica, Modica, Pozzallo e Scicli come di altri Comuni delle province siciliane.

A rendere “drammatica” la situazione, oltre ai tagli delle ultime finanziarie regionali, si aggiungono “i vincoli del patto di stabilità su cui – dice Palazzotto – il Governo regionale ha fatto solo propaganda”.

Per Palazzotto, infatti, “la pretesa del Governo di contrattare con lo Stato una riduzione dei vincoli esistenti non ha portato a nulla a causa della politica fallimentare avviata sia sul piano del risanamento economico che dell’abolizione dei costi della politica clientelare”.

Alla manifestazione regionale del 25 oltre ai lavoratori parteciperà anche il gruppo dirigente del sindacato.

Va ricordato che in Sicilia molti Comuni non sono solo in difficoltà: sono anche in polemica con il Governo regionale che vorrebbe costringerli a entrare a far parte delle nuove Società per la gestione dei rifiuti. Per non parlare dei tentativi, portati avanti sempre dal Governo Lombardo, di commissariare sempre i Comuni per imporre la gestione privata dell’acqua, in barba a un referendum che ha sancito il ritorno alla gestione pubblica dell’acqua.

 

 


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