Palermo, si è dimesso il vice Sindaco Ugo Marchetti. Scavone: “Sono stupito”

Ci si interroga, in queste ore sulle dimissioni del vice Sindaco di Palermo, con delega al Bilancio, Ugo Marchetti. L’annuncio delle sue dimissioni è arrivato con una nota di Palazzo delle Aquile, la sede del Comune. Per ora, di ufficiale, si sa soltanto, che martedì prossimo il Sindaco, Leoluca Orlando, terrà una conferenza stampa.

Per saperne di più chiediamo ‘lumi’ al capogruppo di Italia dei Valori a Sala delle Lapidi, Aurelio Scavone.

“Quello che posso dure -di dice Scavone – è che la notizia ci ha colto di sorpresa. Non ce l’aspettavamo”.

– Si è sentito con il Sindaco Orlando?

“No, Non ho ancora parlato con Orlando”.

-Lei che idea si è fatto di queste dimissioni?

“Non ho ancora assorbito la ‘botta’. Credetemi: non lo so, non riesco a immaginare cosa potrebbe essere successo”.

– Nemmeno un’idea vaga?

“Io sto ai fatti. Il vice Sindaco e assessore ha lavorato con grande impegno e altrettanto grande professionalità. Aveva già predisposto il bilancio consuntivo. E si apprestava a mettere a punto il bilancio preventivo. Queste sono le notizie in mio possesso. Altro non so”.

A proposito di bilancio consuntivo del Comune di Palermo. In questi mesi abbiamo letto tanti numeri. A noi risulta che il vice Sindaco Marchetti aveva finalmente accertatola reale consistenza del ‘buco’ del Comune di Palermo provocato dalla passata gestione del Sindaco Duego Cammarata…

“Questa è una domanda che merita una riflessione. E’ vero, lo confermo: il vice Sindaco aveva accertato che il ‘buco’ di bilancio era molto più ampio di quanto era stato certificato dal commissario Prefetto Silvia Latella. Questa constatazione aveva destato non poco stupore. Perché parliamo di un Prefetto che è stato inviato a Palermo, dopo le dimissioni dell’ex Sindaco, Cammarata, dal Ministro degli Interni, Anna Maria Cancellieri”.

A quanto ammonta questo ‘buco’?

“Guardi, il commissario Latella aveva certificato un ammanco pari a circa 104milioni di euro.In realtà, il dato è di gran lunga maggiore: stando a notizie in mio possesso, dovremmo essere ben oltre i 600 milioni di euro”.

Anche su questo dato, lei che è capogruppo si sarà fatto un’idea su questi numeri così ballerini. Volendo, una differenza di 500 milioni di euro non è una cosa da nulla…

“Io un’idea, sul ‘buco’ del bilancio del Comune di Palermo – ‘buco’, torno a sottolinearlo, che abbiamo ereditato dalla passata amministrazione – l’ho maturata: e dico senza mezzi termini che quanto è successo è inammissibile. Una differenza di 500 milioni di euro nella valutazione è fuori dalla logica. Siamo davanti a una valutazione tecnica. ma mi sembra difficile che il commissario Latella non si sia fatta assistere da tecnici del settore”.

– In questa vicenda c’entra anche l’Amia?

“Anche questo è un capitolo incredibile. All’Amia operano ben tre commissari inviati dal Ministero dell’Economia. Ebbene, stando a quello che mi risulta, le spese di questa Azienda non sono state ridotte. Dai commissari ministeriali ci si aspetterebbe correttezza e risparmi. Invece, se devo commentare quello che ho visto in questi tre mesi arrivo a considerazioni amare”.

-Ovvero?

“Insomma, ciò che dovrebbe essere il meglio, il meglio non lo è stato. Mettiamola così”.

Possibile che Marchetti abbia concordato le dimissioni con il Sindaco Orlando? Magari non vuole passare alla storia come l’assessore del Comune di Palermo che ha certificato il dissesto finanziario…

“Tutto è possibile”.

– Questione Gesip (gli oltre mille e 800 dipendenti della società del Comune per i quali non è facile ipotizzare un futuro), Amia e ‘buchi’ di bilancio che, a quanto ci dice, sono più gravi di quelli descritti fino ad oggi. Tutte eredità della passata amministrazione Cammarata. Detto questo, il Governo Monti sta aiutando la nuova amministrazione comunale di Palermo?

“A questa domanda dovrebbe rispondere il Sindaco della città. Io posso solo esternare la mia sensazione”.

– E qual è la sua sensazione?

“La mia sensazione è che il Governo Monti non ci sta aiutando affatto”.

 


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