Isole siciliane, alla fine interverrà Roma

E’ di nuovo emergenza a Ustica, nelle isole Egadi e a Pantelleria. La Nuova Compagnia delle Isole non ha accettato la proposta della Regione siciliana. Il risultato è che non si capisce chi dovrà trasportare i rifiuti e le merci pericolose in questi luoghi. 

Tutto questo sta avvenendo in piena estate, proprio nel momento in cui, in queste isole, sono presenti i turisti, peraltro in netta diminuzione. Diventa sempre più incomprensibile l’atteggiamento del Governo della Regione, che programma e promette iniziative che vengono regolarmente smentite dai fatti.

Dopo che l’invito della Protezione civile regionale alle compagnie di navigazione per l’affidamento del servizio per il trasporto delle merci pericolose per i Comuni di Ustica, Pantelleria e Favignana è andato deserto la situazione è diventata preoccupante, anche per l’ordine pubblico. Tanto che i primi cittadini di queste isole hanno chiesto un incontro il 14 agosto, a Roma, al Ministro degli Interni, Annamaria Cancellieri.

Ieri mattina, mentre i sindaci di Ustica, Aldo Messina, di Favignana, Lucio Antinoro ed il Commissario di Pantelleria, Giuseppe Piazza, stavano definendo con il dirigente dell’Ufficio regionale Isole Minori, Alessandra Di Liberto, l’organizzazione dei servizi essenziali, è giunta la notizia che non potevano essere ritenute ammissibili le offerte di adesione alla procedura negoziata relativa al servizio marittimo, che prevedeva una base di negoziazione di 1.375.000 euro , per le due isole di Ustica e Pantelleria e l’arcipelago delle Egadi (Favignana, Levanzo , Marettimo e Formica) , per il periodo dal 10 agosto al 31 dicembre 2012.

“Anche la Nuova Compagnia delle Isole (ex Siremar) evidentemente – osserva in un comunicato il Sindaco di Ustica, Aldo Messina – non ha ritenuto di potere accettare la proposta della Regione e se i rifiuti potranno viaggiare con le navi di linea, solo in quanto ‘declassati’ a merce non pericolosa, il problema persiste per l’approvvigionamento energetico delle centrali elettriche, dei dissalatori e degli autoveicoli, nonché per il trasporto dei capi da macellare”.

Insomma, la confusione, in queste tre isole siciliane, regna sovrana. Dal 7 al 31 luglio il servizio per il trasporto rifiuti e merci pericolose (benzina, gasolio, bombole di gas da cucina e bombole di ossigeno) è stato effettuato dalla campagna di navigazione NGI (Ustica) e dalla compagna di navigazione ‘Traghetti per le Isole’ per le Egadi e Pantelleria.

La Regione si era impegnata a trovare 7 milioni di euro circa per il pagamento di questo servizio. Poi l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, a chiusura dei lavori di Sala d’Ercole, ha detto che i soldi erano finiti. In realtà, i soldi si sarebbero potuti trovare, come abbiamo scritto più volte noi di LinkSicilia.

Alle due compagnie di navigazione sarebbe dovuta subentrare la ‘Nuova Compagnia delle Isole’, ovvero la ex Siremar. Così, almeno, era sembrato. E sarebbe subentrata facendo pagare alla Regione un pezzo più basso di quello praticato dalle due precdenti compagnie di navigazione. Questo quello che si è detto.

Dopo di che, alle parole, non sono seguiti i fatti. Tant’è vero che il Sindaco di Ustica, Messina, ha provveduto a richiamare la compagnia NGI per trasportare i rifiuti, dal momento che nell’isola bisogna pur vivere e, soprattutto, bisogna assicurare ai turisti una vacanza decente.

“Recentemente – osserva ancora il Sindaco di Ustica, Messina – abbiamo sopperito al mancato servizio con le nostre risorse, ma è ben ovvio che, in quanto piccoli Comuni, non potremo continuare a lungo. La crisi politica della Regione rende incerti sia i tempi di soluzione, sia l’interlocutore politico e, temendo per l’ordine pubblico e per la salute delle nostre comunità, riteniamo dovere richiedere direttamente l’intervento del Governo nazionale”.


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