Liberati dalle autorità egiziane i 30 marittimi mazaresi imbarcati complessivamente sui cinque pescherecci fermati. Si chiude rapidamente l'ennesima vicenda che vede contrapposti pescherecci siciliani e autorità nordafricane.
Liberati i 5 pescherecci siciliani
Liberati dalle autorità egiziane i 30 marittimi mazaresi imbarcati complessivamente sui cinque pescherecci fermati. Si chiude rapidamente l’ennesima vicenda che vede contrapposti pescherecci siciliani e autorità Nordafricane.
Messa in moto di gran carriera la diplomazia, determinate è stato lintervento immediato del Ministro degli Esteri del nostro Paese, Giulio Terzi (nella foto a sinistra tratta da politici.openpolis.it), in visita istituzionale proprio in Egitto. Una vera fortuna, con il supporto dell’Ambasciatore Pacifico in poche ore si è trovata una soluzione positiva per i marittimi di Mazara del Vallo.
Le relazioni politiche con l’Egitto sono state determinanti. Questa volta il Distretto produttivo della pesca non ha avuto il tempo per intervenire a mediare il sequestro. La celerita’ del rilascio dei cinque natanti ha spiazzato tutti.
Soddisfazione ha espresso il deputato di Grande Sud, Toni Scilla.
“Questa volta il governo italiano – ha sottolineato Scilla (foto a desta) – si è mostrato efficiente ed ha inciso positivamente sull’accaduto, restituendo la liberta a 30 marittimi mazaresi. Quando sono i giusti interlocutori ad attivarsi per la risoluzione dei problemi i risultati non tardano ad arrivare. Prova ne è il rilascio lampo dei 5 pescherecci di Mazara del Vallo. Il Governo italiano, bypassando le futili intromissioni di pseudo esperti, ha messo in moto immediatamente la macchina burocratica istituzionale che ha permesso la risoluzione istantanea della questione. Per il solerte rilascio dei nostri pescherecci, sentitamente ringrazio Luigi Giannini, presidente di Federpesca, e lambasciatore Pacifico che si è attivato a favore dei nostri equipaggi. Un plauso va anche al Console ad Alessandria Mario Vinci e alle autorità egiziane che hanno dimostrato profonda sensibilità, consolidando i presupposti per lattivazione di una politica di cooperazione culturale sociale ed economica.
“Non ci sono state, fortunatamente, intrusioni. Plaude alla liberazione dei cinque pescherecci Luigi Giannini, direttore generale di Federpesca. Commentando la notizia della liberazione, ha sottolineato come sia indispensabile delineare un nuovo approccio nelle relazioni internazionali nel Mediterraneo. Federpesca produrrà uno sforzo per sensibilizzare la marineria mazarese a cogliere nuove e proficue opportunità.
Un risultato importantissimo che si ascrive ad un intervento encomiabile – dice Giannini – al quale corrisponderemo con una costante azione di sensibilizzazione della nostra Marineria mazarese a leggere in modo nuovo e diverso le opportunità che i Paesi della sponda Sud del Mediterraneo offrono”.
Polemicamente Giannini ha precisato anche che il ruolo di raccordo è ascritto alla rappresentanza delle imprese e a nessun altro. Chiara l’allusione al Distretto produttivo della Pesca.