Sikitikis: il noir sardo

SIKITIKIS

“Fuga dal deserto del Tiki”

2006

casasonica

 

 

 

 

 

Sikitikis vuol dire “primi uomini sulla terra fuori di testa”

 

Usciti fuori dalla pozione musicale “Casasonica” di Max Casacci (Subsonica), i cagliaritani Sikitikis (ex Cani da rapina) sono il volto nuovo del rock alternativo made in Italy. Come si fa ha fare del rock ‘n roll senza una chitarra? Beh chiedetelo ai sardi dal look alla James Bond e dall’ironia avvolgente. Eh si, nessuna chitarra quindi nessuna distorsione, nessun arpeggio, nessun sollazzo ritmico. Ma dell’assenza di un chitarrista i Sikitikis hanno fatto di necessità virtù, affidando le chiavi della potenza e dell’accelerazione ad un basso eclettico, ai pedalini mille uso e a sintetizzatori che, mescolati per benino e con giochi ora fumosi ora aggressivi, riescono a compensare la mancanza della sei corde.

 

Fuga dal deserto del Tiki è un noir (la rivoltella sulla cover art, non smentisce). Le sue atmosfere sono dondolanti, istrioniche a occhiali scuri e completo gessato e, difatti, nell’ascolto delle dodici tracce dell full-length, si assiste ad un omaggio trasversale al cult dei poliziotteschi anni ’70 (Milano odia: la polizia non può sparare), a Volontè, Morricone e tutto il beat ‘50/’60.

Rock ‘n roll (R’n’r contest, Amore Nucleare), ballate industriali (Umore Nero), atmosfere tacchi a spillo e cocktail (Metti una tigre nel doppio brodo, La distrazione delle cose), funky beffardo (Ricognizione) e Surf Music (Non Avrei Mai) sono le sonorità più varie che i sardi tutto pepe azzardano, per questo loro esordio.

La voce di Alessandro “Diablo” Spredicati è sfiziosa nella sua capacità di modellarsi a immagine e somiglianza delle atmosfere proposte dalla band. Sa dunque gracchiare, farsi sinuosa, ammiccare e, nella cover di Mina L’importante è finire, riesce a raggiungere altezze vertiginose, appunto alla Mina.

 

Il deserto del Tiki rappresenta l’esotico, il lontano, l’evocazione. E fare fagotto per attraversarlo è il viaggio allucinato che i quattro sardi Sikitikis hanno deciso di intraprendere per entrare in contatto con quel passato dall’odor di polvere da sparo e rigorosamente in bianco e nero.

 

 

Nota

Sono tre gli omaggi all’interno del disco: “L’importante è finire” (Malgioglio – Mina), “Metti una tigre nel doppio brodo” (Franco Godi, Herbert Pagani), e l’adattamento del tema morriconiano presente in “Milano Odia: la polizia non può sparare” pellicola di Umberto Lenzi del 1974  

 

TRACKLIST: 

1. Sikitikis
2. Amore nucleare
3. Donna vampiro
4. Milano odia: la polizia non può sparare
5. Non avrei mai
6. L’importante è finire
7. Metti un tigre nel doppio brodo
8. R’n’r’ contest
9. Ricognizione
10. Umore nero
11. La distrazione delle cose
12. Fuga dal deserto del Tiki


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]