Ormai è diventato il bersaglio preferito dei deputati dell'ars. Antonello cracolici, capogruppo del pd, è sotto tiro. Non solo nel suo partito. Oggi, c' è addirittura una dichiarazione congiunta al vetriolo di pdl e pid. A firmarla sono innocenzo leontini, salvatore cascio, enzo corona, edoardo leanza, raimondo torregrossa, rudy maira, toto cordaro e marianna caronia: "l'onorevole cracolici si agita. Accusa il presidente lombardo di avere cambiato, con la nomina ad assessori di aricò e di spampinato, la fisionomia del governo che, così, da tecnico diventa politico. E minaccia mozioni di sfiducia.
Ars, fuoco incrociato su Cracolici
Ormai è diventato il bersaglio preferito dei deputati dell’Ars. Antonello Cracolici, capogruppo del Pd, è sotto tiro. Non solo nel suo partito. Oggi, c’ è addirittura una dichiarazione congiunta al vetriolo di Pdl e Pid. A firmarla sono Innocenzo Leontini, Salvatore Cascio, Enzo Corona, Edoardo Leanza, Raimondo Torregrossa, Rudy Maira, Toto Cordaro e Marianna Caronia: “L’onorevole Cracolici si agita. Accusa il presidente Lombardo di avere cambiato, con la nomina ad assessori di Aricò e di Spampinato, la fisionomia del governo che, così, da tecnico diventa politico. E minaccia mozioni di sfiducia.
Il trasformismo di Cracolici non ha limiti” dicono i deputati “alcuni mesi fa era lo stesso capogruppo del Pd a dichiarare esaurita la fase del governo tecnico, reclamando un governo politico. Lombardo lo ha tenuto a bagnomaria, e lui è stato in silenzio. Alle ultime amministrative, gli assessori Russo e Armao hanno fatto i politici, presentato loro liste. E Cracolici in silenzio. Oggi, col Pd a pezzi, Cracolici, imputato di essere il principale responsabile della crisi del suo partito e del fallimento anticipato del ribaltonismo, suo personale cavallo di battaglia, cerca una lavatrice dei suoi peccati. Ma con la mozione di sfiducia raggiunge il ridicolo. Cè una mozione già presentata dalle opposizioni alcuni mesi fa, e non discussa solo per consentire lo svolgimento della sessione finanziaria, ancora non chiusa. E Cracolici, campione della difesa lombardiana, lha sempre sbeffeggiata e sfidata. Oggi che Lombardo conferma le dimissioni il 28 Luglio, e dopo che lo stesso ineffabile capogruppo del Pd ha definito in Aula seria e responsabile la scelta del presidente, si sferra la sfiducia. Tutto è crollato. Lombardo, artefice del crollo, fugge dalle macerie, e correndo lancia sassi in testa al Pd. Cracolici si duole specie perché con lultimo atto Lombardo lo degrada da stampella a comparsa. Che mala comparsa”.
Aricò e Spampinato nella Giunta Lombardo
Compagni, Lombardo non cè più