Cassa integrazione bloccata, la Cisl attacca Lombardo

“Se la Regione siciliana non sblocca il pagamento delle indennità 2012 per ammortizzatori in deroga, saremo costretti a dure manifestazioni di lotta”.

Lo scrive la Cisl Sicilia “in nome e per conto – si legge in una nota dell’organizzazione sindacale – delle migliaia di lavoratori siciliani che attendono, ancora vanamente, questa forma di sostegno e tutela”.

Nella nota il sindacato si rivolge direttamente al presidente della Regione, Raffaele Lombardo: “Anche nella qualità di assessore al Lavoro ad interim – si legge sempre nella nota della Cisl – Lombardo convochi i tecnici dell’Agenzia regionale per l’Impiego e dell’Autorità di gestione del Fse, per dare soluzione alla questione”.

Lombardo, com’è noto, gestisce l’interim dell’assessorato regionale al Lavoro da quando l’Udc siciliana si è chiamata fuori dal governo della Regione (l’assessore era Andrea Piraino che si è dimesso). Da quando il presidente gestisce l’interim di questo assessorato – clientele a parte, ovviamente – l’interesse -per esempio – di chi dovrebbe percepire la Cassa integrazione è stata messa da parte.

La Regione, infatti, non ha ancora versato all’Inps i 15 milioni di euro o giù di lì di cofinanziamento necessario affinché potessero essere erogati ai lavoratori gli ammortizzatori in deroga. Cioè la Cassa integrazione. Così migliaia di persone, che sono a spasso, non percepiscono la Cassa integrazione. In pratica, lo sfascio rappresentato dal governo Lombardo nega un diritto a migliaia di lavoratori.

In compenso, però, Lombardo – in combutta con la maggioranza dell’Assemblea regionale siciliana – ha trovato il tempo per presentare, nel quadro della recente manovra di bilancio approvata da Sala d’Ercole, di approvare una sanatoria per consentire ai dodici assessori ‘tecnici’ di continuare a mettersi in tasca ogni mese non 13 mila euro – come noi abbiamo scritto sbagliando: e bene ha fatto un lettore attento a correggere il nostro errore -ma 19 mila euro al posto dei 4 mila euro al mese che gli spetterebbero per legge. Evitando agli stessi assessori il ‘disturbo’ di restituire i soldi che si sono messi in tasca abusivamente in tutti questi anni di governo.

Insomma, per gli assessori ‘tecnici’ della giunta Lombardo i soldi – tanti solidi – si trovano. Mentre chi è in Cassa integrazione può attendere.

Alla buon’ora anche la Cisl siciliana si ribella. L’organizzazione sindacale che, fino ad oggi, non sembra abbia criticato molto il governo Lombardo – supponiamo non ‘gratuitamente ‘ – fa notare che “l’Unione europea non consente politiche attive del lavoro che non vadano di pari passo con quelle passive, di aiuto e sostegno”.

Da qui l’ultimatum dell’organizzazione sindacale: “Ulteriori ritardi sono inaccettabili, la Regione provveda o organizzeremo dure manifestazioni di lotta”.

C’è da crederci? Noi ci speriamo. Anche per i lavoratori in Cassa integrazione. Forse se certe organizzazioni sindacali si occupassero di qualche Avviso 20 in meno e di qualche diritto dei lavoratori in più, in Sicilia si vivrebbe meglio. O no?


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