Tonno Rosso, Apprendi (Pd) con l’Agci

L’allarme l’ha lanciato qualche giorno fa l’Agci siciliana: l’Unione Europea vuole penalizzare le Marinerie siciliane che praticano la pesca al Tonno Rosso del Mediterraneo nel rispetto degli equilibri ecologico. Lo sta facendo con la Marineria di Marsala, specializzata nella pesca di questa pregata specie pelagica con il palangaro, tecnica di pesca di gran lunga meno invasiva, per esempio, delle reti a circuizione. Alla protesta della’Associazione generale cooperative italiane della Sicilia si associa il parlamentare regionale del Pd, Pino Apprendi.

“Il grido di allarme dell’Agci sulla diminuzione delle quote di pesca del Tonno Rosso del Mediterraneo assegnate alla Marineria di Marsala – dice Apprendi – deve farci preoccupare. Il Tonno Rosso, che a Marsala viene pescato con il palangaro, un sistema non invasivo, è una importante fonte di economia, sopratutto dopo tutte le limitazioni che l’Unione europea mette ogni giorno alla pesca nel Mediterraneo, dal divieto dell’uso della rete ‘ferrettara’, al divieto assoluto della pesca del novellame e via continuando”.

“Le limitazioni – osserva ancora il parlamentare regionale del Pd – avrebbero un senso in presenza di un’apposita autorità di bacino per il Mediterraneo che controlli anche i pescatori della sponda africana. Così come  oggi vengono scritte le regole si favoriscono altri Paesi a danno delle nostre marinerie”.

Apprendi, oltre a contestare l’irrazionale riduzione delle quote di Tonno Rosso alla Marineria di Marsala, tocca anche un tasto delicatissimo. Sul quale quasi mai nessuno si avventura. Non tutti i Paesi che si affacciano nel Mediterraneo fanno parte dell’Unione Europea. E infatti non può essere escluso a priori che nelle acque territoriali di alcuni Paesi che si affacciano nel Mediterraneo – Paesi che non fanno parte dell’Unione Europea – si pratichino proprio quelle tecniche di pesca bandite dall’Unione Europea. Esportando, magari, il pesce pescato con tali tecniche proprio nei mercati europei. Una beffa!

Non a caso, anche per bypassare i divieti imposti dall’Unione Europea – non sempre razionali (l’irrazionalità, in materia di pesca nel Mediterraneo, non è estranea all’Unione Europea: e lo dimostra, per l’appunto, la riduzione delle quote di pesca del Tonno Rosso alla Marineria di Marsala) – sono di ‘moda’, da qualche anno a questa parte, gli ‘accordi’ tra alcuni Paesi europei e i Paesi della sponda Sud del Mediterraneo. Ma di questo, ovviamente, non si parla mai.


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