Qualche giorno fa il 'signor t' ha posto alcune domande ai commissari dell'amia, l'azienda municipale di palermo che si occupa e si preoccupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Oggi poniamo ai commissari altre tre domande. Alle prime non hanno risposto. E, con molta probabilità, non risponderanno nemmeno a queste. Noi, comunque, abbiamo la presunzione di contribuire a capire il perché, in città, questo servizio è così carente. Ponendo delle domande, automaticamente, noi proponiamo soluzioni.
Il signor T all’attacco dell’Amia: male il diserbo, cestini non svuotati e caditoie intasate
Qualche giorno fa il ‘Signor T’ ha posto alcune domande ai commissari dell’Amia, l’Azienda municipale di Palermo che si occupa e si preoccupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Oggi poniamo ai commissari altre tre domande. Alle prime non hanno risposto. E, con molta probabilità, non risponderanno nemmeno a queste. Noi, comunque, abbiamo la presunzione di contribuire a capire il perché, in città, questo servizio è così carente. Ponendo delle domande, automaticamente, noi proponiamo soluzioni.
Non è detto che le domande che poniamo esauriscano i problemi di un servizio che – lo ripetiamo – resta carente.Per questi invitiamo i lettori non soltanto a provare a rispondere alle nostre domande, ma anche a porre altre domande e a prospettare eventuali soluzioni nell’interesse della città di Palermo.
1) Come mai nonostante siano destinati al servizo di diserbo ben 101 unità, marciapiedi e adiacenze sono coperte di erbacce non tolte, per mesi se non per anni?
2) Come mai i tantissimi cestini collocati nelle strade cittadine sono spesso non svuotati nonostante ben 25 unità siano addette a questo servizio?
3) Perchè le caditoie sono contnuamente intasate e ogni pioggia equivale a un allagamento? Come sono utilizzate e con quale turnazione le 159 unità destinate a tale compito?
Ricordiamo ai commissari che l’efficienza di un’azienda si vede dai suoi risultati. Quelli dell’Amia che la gente incrocia per strada non ci sono, anzi. Eppure qui non occorrono investimenti, occorre solo assicurarsi che chi è proposto a un servizio lo svolga. Sono in grado di far questo i commissari Amia? E se non sono in grado, spieghino cosa e chi li ostacola. Altrimenti, si dimettano con solerzia. I cittadini azionisti stanno sprecando il loro denaro.