I Forconi presidiano Palazzo d’Orleans

A Palermo la grande manifestazione di popolo va avanti. Scandendo le parole “Sicilia, Sicilia”, agricoltori, pescatori, autotrasportatori e studenti sono arrivati in Piazza Indipendenza, davanti a Palazzo d’Orleans, la sede della Presidenza della Regione.
All’inizio i  manifestanti avevano deciso di puntare su Palazzo Reale, la sede del Parlamento dell’Isola. Strada facendo, come già accennato, hanno invece optato per il palazzo del governo. A quanto si apprende, i Forconi presidieranno la zona fino a stasera, quando verranno resi noti i risultati del vertice romano tra il presidente del Consiglio, Mario Monti, e il presidente della Regione, Raffaele Lombardo.
Difficile capire se, in questa fase, ci sia un accordo sotto traccia tra ‘pezzi’ del Movimento e l’attuale governo dell’Isola. Qualcosa, comunque, c’è. Se non altro perché quasi tutta la politica siciliana sta provando a strumentalizzare la manifestazione. Ci sta provando il leader di Grande Sud, Gianfranco Miccichè, ci stanno provando le destre di Forza Nuova. E, con molta probabilità, ci prova pure Lombardo.
La manifestazione, nonostante i ripetuti tentativi di strumentalizzazioni – e nonostante la presenza, all’interno del Movimento (presenza comunque minoritaria ma insidiosa), di personaggi legati al presidente Lombardo – rimane rivolta di popolo. Soprattutto adesso che ad agricoltori, pescatori e autotrasportatori si sono uniti gli studenti.
Una nota curiosa è rappresentata da un folto gruppo di abitanti di Grammichele, il paese del presidente della Regione, Lombardo. Sono in gran parte contadini, arrivati questa mattina a Palermo con quattro pullman. Gli agricoltori di Grammichele si sono uniti al corteo del movimento dei Forconi per rivendicare misure a sostegno dell’agricoltura. “Lombardo ci ha traditi – hanno dichiarato alle Agenzia di stampa -. In questi anni non ha fatto nulla per il paese, ci ha ridotti alla fame. Siamo qui anche per colpa sua” (però la Regione ha fatto qualcosa per l’agriturismo intestato alla moglie del presidente della Regione, che ha già incassato un bel contributo di 250 mila euro: dunque, non è vero che Lombardo non aiuta l’agricoltura…).
Intanto i rappresentanti dei Forconi e gli autotrasportatori dell’Aias, protagonisti delle ‘Cinque giornate della Sicilia’ (che, in verità, adesso sono più di cinque e con una partecipazione popolare che cresce di giorno in giorno), che nei giorni scorsi si sono divisi sulle modalità di prosecuzione della protesta, avrebbero ritrovato l’unità. La notizia va comunque presa con le pinze perché gli autotrasportatori, a differenza degli agricoltori e dei pescatori, sono un po’ meno spontanei e un po’ più ‘sensibili’ alle ‘sirene’ dell’attuale governo regionale.
In ogni caso, il presidente dell’associazione dei cosiddetti ‘padroncini’, Giuseppe Richichi, avrebbe detto. “Ci siamo chiariti il fronte è di nuovo compatto”. Dichiarazione, lo ripetiamo, da prendere con le pinze.
Continua, intanto, senza sosta il tentativo, da parte dei giovani di Forza Nuova, di strumentalizzare una manifestazione popolare che nulla ha a che vedere con le ragioni della destra politica (e nemmeno con quelle della sinistra siciliana, che sembra essersi eclissata). Su segnalazione di alcuni componenti del movimento dei Forconi, le gli uomini delle forze dell’ordine avrebbero allontanato militanti di Forza Nuova che stavano distribuendo dei volantini.

 


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