Lattrice italiana che più di qualunque altra ha ammesso di essersi rifatta il seno e le labbra, nei giorni scorsi è stata a Catania portando in scena al teatro Metropolitan la divertente commedia Nei panni di una bionda. Nei camerini ci racconta un po di lei, dei paparazzi, della chirurgia e degli uomini
I mille volti di Alba Parietti
E la storia di un uomo che diventa una donna, ma con la mentalità da uomo. Nel personaggio di una bionda, che la Parietti interpreta e porta in tournee da cinque anni, si vede perfettamente. Io ho sempre adorato di poter prendere in giro gli uomini maschilisti commenta la Parietti – quindi non cè nulla di più criminale nei confronti di un uomo che trasformarlo in una donna per fargli provare lebbrezza di ciò che significa essere donna. Quindi è una grande vendetta.
Pensa che la sua schiettezza labbia fatta apprezzare più dagli uomini o dalle donne ?
Attualmente di più dalle donne. Però io non credo che dire quello che si pensa sia un merito, perché molto spesso la gente pensa delle gran cretinate, bisogna collegare il cervello con la bocca prima di parlare. Non è che io dico solo ed esclusivamente quello che penso, ma prima penso e poi parlo. Questa è una grossa differenza rispetto a pensare quello che si dice e a dire quello che si pensa.
Quanto ha inciso nella sua carriera la chirurgia estetica?
Niente. Non mi sembra di avere fatto nulla di eccezionale, non avrebbe cambiato niente.
Ho rifatto il seno e allargato la dimensione della bocca, ma non credo che questo sia sufficiente per cambiare i connotati di una persona.
Voglio dire, senza fare nomi, io me ne intendo abbastanza, mi sembra che ci sia molto di peggio di me. continua sorridendo – Credo che sia allordine del giorno, non solo nel mondo dello spettacolo, ma in generale. Se a uno piace additare solo le altre è un altro discorso, ma non mi sembra di aver fatto un abuso della chirurgia. Mi sembra di aver fatto il minimo. Che tra laltro non ha cambiato nulla, non ho mai fatto lifting, mai naso, glutei, gambe, liposuzione, nulla di nulla e quello che ho fatto l ho fatto più di dieci anni fa.
Ma la differenza tra lei e altri personaggi è che lei lo ha detto.
Sì, non cè dubbio, io l ho ammesso. Nel senso che davanti allevidenza io non posso dire di no. Ma molti mi volevano fare dire operazioni che non avevo fatto. Il problema è che in Italia quando dici la verità su una cosa, allora significa tu chissà cosaltro hai nascosto. Io ho semplicemente detto quello che avevo fatto, non avevo nessuna intenzione di dire quello che non avevo fatto.
Nella sua femminilità essere più bella ha cambiato qualcosa ?
Guardi, io a 17 anni ero candidata a Miss Universo, quindi non ho mai avuto questo problema. Se tu la chirurgia la utilizzi in maniera intelligente, non cè nulla di male. Io vedo tante dive americane che sono bellissime donne, che hanno fatto dei lievi ritocchi.
Se una non si piace e vuole cambiare qualcosa in particolare, che non le piace, perché no, limportante è pensare di non trasformarsi in qualcosaltro, ma migliorarsi credo che sia un diritto. Certo che non puoi pensare di trasformarti. La chirurgia va fatta in modo dosato. E un dovere non poter sperare di assomigliare a una di 20 anni a 50, questo è ridicolo. Limportante è accettare quello che si è e letà che si ha e poi sulla base di questo cercare di essere sempre più bella e più dignitosa.
Ha mai pensato a un calendario ?
No risponde seccamente.
Pensa a un matrimonio futuro ?
No, non è una mia ambizione e non lo è mai stata. Io credo che il matrimonio sia fatto sostanzialmente per tutelare la famiglia. Io di famiglia ne ho già una e non credo di allargarla. Sarebbe un gesto di egoismo alla mia età, fare un altro figlio mi sembrerebbe sbagliato. Poi, non mi sembra di essere un soggetto debole, quindi non ho bisogno di essere tutelata economicamente da un uomo. Il matrimonio creerebbe e genererebbe solo confusione allinterno degli equilibri che abbiamo io e Giuseppe, il mio compagno. Entrambi abbiamo già un figlio a testa. Va bene così. I sentimenti non hanno bisogno di burocrazia.
Con quale attore straniero vorrebbe recitare ?
Johnny Depp, se proprio posso scegliere. dice sorridendo – Lui e Di Caprio per me sono gli attori più bravi in assoluto. Vorrei recitare anche con qualche vecchio maestro di scuola inglese o americana. Mi piacerebbe fare un film con Gleen Close, per capire come fa ad essere così brava .
Cosa non le hanno mai chiesto in un intervista ?
Non lo so, mi hanno sempre chiesto di tutto. Ma non sono tenera con chi sbaglia domanda. Non è un diritto violentare gli altri, quindi nel momento in cui gli altri lo fanno, io posso diventare molto più cattiva di quello che loro possano pensare. Spesso chi fa una domanda sbagliata non è neanche molto intelligente. Io ho sempre molto rispetto di chi mi rispetta, tratto la gente allo stesso modo di come mi tratta, e se una persona mi manca di rispetto io gliene manco immediatamente, ma non mancandogli di rispetto, sottolineando la sua pochezza e in questo sono abbastanza brava.
Ci sono giornalisti che non sono simpatizzanti per lei ?
Tanti, ma non mi pongo questi problemi, altrimenti non vivrei più.
Ci sono dei paparazzi che si sono accaniti particolarmente contro di lei ?
Hanno fatto il loro lavoro.
E gli incontri combinati ?
Io non ne ho mai avuto bisogno. Forse qualcun altro lo fa. In genere se non ne hai bisogno non lo fai. A volte la cosa può essere combinata per evitare problemi, cioè per evitare che sia fatta in malo modo, il personaggio cerca di organizzarlo nel modo migliore.
Ad esempio, se una va al mare e sa benissimo che sarà perseguitata dai paparazzi per un mese, tanto vale che mi metto daccordo con un mio amico pararazzo che almeno non mi fa uscire con la cellulite o con la pancia. Cosa che a volte i fotografi fanno anche per disprezzo.
Usano anche un po di cattiveria?
Certo, molta. Poi tenga conto che le foto non si ritoccano solo in positivo. Se si vuole si ritoccano anche in negativo. Quindi conviene a volte assecondare, si cerca di salvaguardarsi e questo non vuol dire chiamare i fotografi.
Qual è la sua massima aspirazione, professionale e personale?
Poter fare quello che mi piace e lasciare qualcosa di positivo e dignitoso agli altri.
In un suo ipotetico libro, arrivata a 50 anni, cosa potrebbe raccontare ?
Tantissime cose, ma non solo della mia vita lavorativa, io ho avuto una vita abbastanza interessante sotto molti punti di vista, alle volte ci penso, ma non lo so se lo farò mai.
Sarebbe una bella occasione.
Non credo che la gente abbia bisogno di conoscermi dopo 20 anni che mi vede, mi ha conosciuto a sufficienza.