Dopo la polemica per il mancato soccorso a tre cucciole di cane malate, trovate dall'associazione Teg4friends, l'assessore Saro D'Agata incontra i volontari e promette interventi concreti per sterilizzazione, microchip e adozioni. Il titolare dell'Ambiente smentisce poi l'esistenza di un'ordinanza che permetterebbe l'intervento comunale solo per i cani incidentati, nonostante la conferma del vicesindaco Marco Consoli
Randagi, incontro in Comune con i volontari «Promesse e nessuna certezza sul recupero»
Dal Comune di Catania parlano di un incontro dal clima cordiale e propositivo. «Ci hanno fatto delle promesse, ma sul recupero non si è cavato un ragno dal buco», risponde Alessandro Tringale, responsabile dellassociazione animalista teg4friends onlus che la scorsa settimana si è vista rifiutare l’intervento del soccorso veterinario per tre cucciole di cane meticce malate, trovate alla zona industriale. Il tutto sulla base di una misteriosa ordinanza – che per alcuni esiste e per altri no – del sindaco Enzo Bianco che permetterebbe il soccorso ai randagi solo se incidentati.
Un documento che ha fatto indignare gli animalisti etnei e che però non esiste, secondo l’assessore all’Ambiente Saro D’Agata. Contrariamente a quanto dichiarato su La Sicilia anche dal vicesindaco Marco Consoli, che confermava l’esistenza dell’atto. «Loro sostengono che sia stata solo un’interpretazione sbagliata di quelli del soccorso veterinario e del vicesindaco e che questa ordinanza , delibera, documento o comunicazione che sia, non esista – spiega Tringale – Noi, a dire il vero, non ne abbiamo la certezza».
Presenti all’incontro anche Cristina Calì, dell’associazione Amici degli animali, e i consulenti del sindaco per gli animali Gabriella Barchitta e per i rapporti istituzionali Francesco Marano. «Lo stesso che, sulla nostra pagina Facebook, sosteneva che i cuccioli fossero stati curati sul posto, e non è vero», precisa Tringale. Che continua: «All’incontro hanno parlato di tutto tranne che del caso specifico». L’amministrazione, attraverso l’assessore D’Agata, si è assunta la responsabilità di alcuni obiettivi comuni: una campagna di sterilizzazione e una microchippatura su larga scala, ma anche e soprattutto un’opera di sensibilizzazione contro il fenomeno dell’abbandono e per promuovere le adozioni. «Ci hanno detto che chiederanno alle televisioni uno spazio di un’ora al giorno e che sul sito creeranno una sezione apposita per segnalare i cuccioli da adottare», racconta Tringale.
Altro problema da affrontare, il fenomeno degli abbandoni in città da parte degli abitanti dei Comuni dell’hinterland, specie alla zona industriale dove l’amministrazione ha promesso «maggior controllo». E, sul caso specifico, l’assessore D’Agata dichiara: «Ho ribadito la piena disponibilità del sindaco Bianco e del sottoscritto anche per migliorare le procedure di recupero degli animali, con particolare attenzione ai cuccioli. È inoltre intenzione dell’amministrazione esaminare con tutti i soggetti interessati, a cominciare dalle associazioni di volontari, le criticità emerse. Cominceremo già nei prossimi giorni con una riunione con l’Asp e i veterinari di Catania».