Primo e terzo posto in due delle categorie del premio internazionale di fotografia tenutosi a Parigi. Questo il lusinghiero risultato raggiunto dai due fotografi etnei Alessandro Romeo e Stefania Di Filippo. Pochi mesi fa avevano esposto le proprie opere al Fotofestival di Milano. È stata «una vittoria inaspettata», commenta la coppia
Il Prix de la photografie a una coppia etnea I vincitori: «L’abbiamo scoperto per caso»
Sono una coppia di fidanzati e hanno ottenuto rispettivamente il primo posto per la categoria FineArt non professional per la sezione paesaggio e un terzo posto nella categoria astratto al Prix de la photografie di Parigi. Alessandro Romeo e Stefania Di Filippo, fotografi etnei, sono già stati ospiti sulle pagine del nostro giornale per la partecipazione di successo al Fotofestival di Milano 2014, e sono adesso a tra i vincitori del premio della fotografia parigino in competizione con professionisti di 85 paesi. «È uno dei tanti concorsi a cui partecipiamo e abbiamo scoperto della vittoria solo per caso», racconta Di Filippo. «Ci eravamo quasi scordati di questo concorso – aggiunge – meno male che Alessandro se n’è ricordato e ha controllato».
Cosmogonia è lo stesso progetto visto a Milano, mentre Passeggiando su velluto nero è il lavoro che ha premiato Alessandro Romeo. Il primo è un progetto «ancora in divenire», come afferma la stessa Di Filippo, un’idea realizzata nel 2012 la seconda. Diverse anche le motivazioni legate alla scelta dell’opera da inviare al concorso parigino. Se nel caso di Stefania Di Filippo, dopo l’esposizione lombarda, inviare questo progetto significava «avere la possibilità di una conferma internazionale con un pubblico diverso», spiega, per Romeo si è trattato, più che altro, di una strategia. «Cerchi sempre di inviare la foto adatta per vincere – afferma Tu credi nei tuoi progetti, poi i titoli ti confermano che il lavoro merita».
Una coppia nella vita privata, ma lavorano individualmente. E i due non escludono di poter realizzare qualcosa insieme in futuro, anche perché «ci confrontiamo e ci consigliamo a vicenda e quindi in qualche modo ci condizioniamo già», spiega Di Filippo. «La foto è individuale, ma lavorare a quattro occhi è comunque interessante e chissà che un giorno non definiremo e realizzeremo le idee che ogni tanto ci frullano in testa», dice Romeo.
Diversi i modi di lavorare, diversi gli approcci e diversi anche i prodotti finali. Le opere di Di Filippo sono di tipo concettuale, quelle di Romeo di tipo narrativo. Una differenza che si nota anche nei lavori premiati al Prix de la photografie. Cosmogonia è un infatti un insieme di colori intensi e sfumature in forme sferiche «che rappresenta un non luogo», afferma Di Filippo. Il lavoro di Alessandro Romeo è invece «un gioco di ombre con toni nero su nero che nasce da una passeggiata sull’Etna». «La sabbia vulcanica si stende come un velluto nero drappeggiato su cui camminano piccoli uomini che sembrano essere inglobati dal paesaggio che hanno attorno», aggiunge.
Oltre al titolo, per i due fotografi catanesi anche l’inserimento dei propri lavori nel catalogo del premio.