Era andato in bicicletta fino al vicino paese per rivendere 15 pacchi di sigarette, acquistati tramite la diaria giornaliera da 2,5 euro fornita ai residenti del Centro di accoglienza e richiedenti asilo di Mineo. Una volta giunto in paese, però, è stato aggredito con un manganello da tre giovani. «Un episodio razzista, ma sono contento della solidarietà degli abitanti del quartiere», commenta il sindaco Valerio Marletta. I carabinieri hanno poi riaccompagnato il giovane al Cara
Palagonia, migrante preso a manganellate In bici da Mineo per rivendere le sigarette
Un ventenne, proveniente dal Gambia e ospite del Cara di Mineo, è stato aggredito da tre giovani con un manganello intorno alle 14.30 a Palagonia. L’episodio è stato denunciato dal sindaco della cittadina del catanese, Valerio Marletta, che ha personalmente accompagnato il giovane a sporgere denuncia nella locale stazione dei carabinieri, a poca distanza dal luogo dell’aggressione. Le forze dell’ordine hanno poi scortato il giovane fino al residence degli Aranci, la sede del Cara a Mineo, dopo che il sindaco ha informato dell’aggressione l’ente gestore.
«Quando sono arrivato, c’erano alcune persone attorno al ragazzo, che avevano già allertato le forze dell’ordine. Per fortuna, a parte qualche contusione, non ha nulla di grave», spiega Marletta, che tenta di ricostruire le cause che hanno portato all’aggressione. «Il ragazzo, secondo quanto è stato ricostruito parlando con lui, nonostante qualche difficoltà legata alla lingua, veniva dal Cara in bici, e aveva con sé 15 pacchetti di sigarette, probabilmente per rivenderle e avere qualche soldo contante. I balordi che l’hanno aggredito vigliaccamente glieli hanno portati via», spiega il sindaco, che condanna duramente l’episodio definito «razzista». «Mi rifiuto di pensare a questi vigliacchi come nostri concittadini, piuttosto sono felice di aver visto con i miei occhi la solidarietà e l’aiuto fornito al ragazzo dagli abitanti del quartiere».
«L’episodio è certamente il primo che avviene in paese, e non sapremmo dire se si è trattato di razzismo o semplicemente di teppismo», riferiscono intanto dalla stazione dei Carabinieri di Palagonia. Quel che sembra certo, però, è come il giovane sia stato in qualche modo attaccato per via del possesso delle sigarette. «E’ molto probabile che il ragazzo sia stato notato altre volte in transito nella zona, dove probabilmente si recava per scambiare le sigarette, e in qualche modo sia stato riconosciuto dagli aggressori, che non siamo riusciti ad individuare», spiegano i carabinieri.
«E’ risaputo che, attraverso il pocket money, una diaria di 2 euro e cinquanta centesimi che vengono forniti quotidianamente ai residenti del Cara tramite una carta ricaricabile, molti di loro preferiscono prelevare, nei punti vendita che accettano la card, schede telefoniche o sigarette, che poi scambiano con soldi contanti.», spiegano intanto dall’ufficio stampa del Cara di Mineo, contattato in merito all’episodio. «Ci sono state anche proteste nei mesi passati per questo modo di fornire la diaria ma – proseguono dal Cara – per motivi di sicurezza non è possibile tenere una quantità tale di denaro contante da soddisfare le richieste di 4mila persone»