Lunghe diatribe per assegnare un voto, intromissioni di rappresentanti di lista e perfino bambini che scatenano inconsapevolmente risse e scoppiano in lacrime. Sono numerosi i fatti più o meno curiosi che si consumano all'interno delle sedi nelle quali si decidono le sorti dei cinque Comuni alle prese con la scelta dei primi cittadini e dei consigli comunali
Cronache dai seggi Stranezze elettorali dai Comuni al voto
Nel lungo pomeriggio elettorale sono molte le piccole curiosità che si consumano tra un’aula di scuola e l’altra.
Ore 16.15 – Nella cittadina acese, sezione 15, lunga polemica sull’assegnazione di una preferenza. L’elettore ha optato per il voto disgiunto, ma segnando la scheda non ha sbarrato il nome della lista. Da qui un battibecco per riuscire a capire a chi assegnare effettivamente il voto.
Ore 16 – Ad Acireale sono passate da poco le 16 quando uno dei rappresentanti di lista convoca la polizia municipale. Motivo? Nella sezione 14 a tirare fuori le schede elettorali dalle urne è un bambino di circa dieci anni. Una prova di trasparenza, sostengono dalla commissione. Una procedura non ammessa, ribatte il rappresentante di uno dei candidati. Nonostante la presenza delle forze dell’ordine, però, gli animi si accendono e le voci si alzano e a farne le spese è proprio il piccolo scrutatore aggiunto, ridotto in lacrime.