Quattro studenti della scuola media Pluchinotta di Sant'Agata Li Battiati sfideranno quasi 90 team di piccoli scienziati in una gara di scienza e robotica. Costruendo un robot in grado di raccogliere la sabbia vulcanica per riutilizzarla. L'idea nasce da una precedente esperienza «nella creazione di intonaci con cenere dell'Etna». I ragazzi sono pronti a partire, ma mancano i finanziamenti
Pluchirobot, l’automa che raccoglie cenere Il progetto di 4 catanesi in gara a Pamplona
Hanno vinto le gare regionali poi quelle nazionali e adesso sono pronti a partire per le competizioni europee della First Lego league, il campionato internazionale di scienza e robotica per ragazzi tra i nove e i 16 anni, che si svolgerà dal 28 al 30 maggio a Pamplona, in Spagna. Sono i gemelli Andrea e Lorenzo Cavalieri, Andrea Grillo e Mattia Consoli, studenti della scuola media Pluchinotta di SantAgata Li Battiati i piccoli scienziati che cercheranno di sbaragliare la concorrenza internazionale di quasi 90 squadre. «Tutto è partito dal nostro spirito di passione e dal progetto proposto dalla scuola. Poi abbiamo partecipato alle gare e abbiamo vinto. Speriamo di andare ancora avanti», dice Lorenzo Cavalieri. Il progetto, che si intitola Pluchirobot, è stato creato in collaborazione con Reti e Sinergie. «L’intento di portare alla luce l’eccellenza catanese e cercare sostegno, anche economico, alle iniziative e mettere in contatto le giovani genialità con le imprese», spiegano l’architetto Marco Cavalieri e l’avvocato Claudia Barcellona, fondatori del network.
Emozionati per lavventura che li aspetta, i ragazzi sono consapevoli di ciò che vogliono mettere in pratica. Soprattutto, però, stanno provando davvero a vincere, tanto da decidere di cambiare il progetto che li ha fatti arrivare fin qui. «Finora abbiamo vinto perché abbiamo creato quattro tipi di intonaci che contengono sabbia vulcanica», spiega Andrea Cavalieri. «E un prodotto più resistente e duraturo del solito commerciale moderno aggiunge Andrea Grillo che veniva usato in antichità per ricoprire i palazzi».
Il nuovo progetto rappresenta dunque «un passo in vanti per fare meglio», come sostiene Lorenzo Cavalieri. Si tratta di un robot – Pluchirobot – capace di ripulire le superfici dalla cenere vulcanica. «E di una struttura con un motore sulla punta con un elettomagnete che cattura la sabbia semplicemente passandoci sopra», spiega Mattia Consoli. «Lelettromagnete ha una struttura rotante che si disattiva nel momento in cui arriva nella parte centrale della macchina, rilasciando la sabbia in una vaschetta», dice ancora Andrea Cavalieri.
Unidea che riesce a mettere insieme territorio etneo, perché i ragazzi catanesi conoscono bene il problema della sabbia vulcanica dellEtna che di tanto in tanto si riversa su strade e case, robotica e programmazione e analisi di una problematica ambientale. «Ce la chiede il regolamento della gara e a noi lidea è venuta guardandoci attorno», afferma Andrea Grillo. Contenti ed entusiasti di partire «questi ragazzi rappresentano non solo lorgoglio della scuola afferma la professoressa che li sta accompagnando nel progetto, Teresa Bellofiore ma di tutto il sud Italia che spesso è declassato soprattutto dal punto di vista scientifico».
Lidea cè, le potenzialità pure e il team è pronto, ma cè anche il rischio di non potere partire. Le spese di partecipazione alla competizione, infatti, come quelle per il vitto e lalloggio per i ragazzi e la loro accompagnatrice, rischiano di bloccare tutto. «La scuola ha messo a disposizione dei fondi, e le famiglie hanno già contribuito, ma non è abbastanza afferma Bellofiore. Se ci fosse quindi qualcuno che volesse aiutarci in questa causa può utilizzare il codice iban della scuola Pluchinotta. Gliene saremo grati».