La squadra di mister Eugenio Corini prende i tre punti grazie alla rete decisiva del proprio bomber. Nell'anticipo del quinto turno i rosanero resistono all'assalto rossoblù a cui viene annullata una rete nel finale
Palermo: col Genoa basta uno squillo di Brunori Così lo stadio Barbera torna a essere un fortino
Ansia, tensione, frustrazione, gioia. I sei minuti di recupero concessi alla fine di Palermo–Genoa hanno condensato al loro interno una vasta gamma di stati d’animo. I rosanero passano velocemente dall’uno all’altro: l’ansia nel difendere un vantaggio risicato per 360 secondi, apparsi infiniti, la tensione nel momento dell’uscita provvidenziale di Pigliacelli, che al 94′ nega a Puscas l’1-1, la frustrazione del minuto seguente, quando Bani insacca il pari su tiro di Coda, la gioia dopo la segnalazione di offside che spegne l’entusiasmo dei liguri, e al triplice fischio finale.
L’1-0 con il quale il Palermo regola i rossoblù, imbattuti fino a stasera, è un risultato che pesa molto più dei tre punti messi in cascina. É ossigeno per la banda di Corini che, nonostante la difficile fase di rodaggio di un gruppo pesantemente rinnovato, ha fornito quella reazione emotiva che il tecnico ha invocato fino al prepartita. Il Barbera risponde alla chiamata dei rosanero superando quota 20mila presenze (23.643, il dato ufficiale).
Tra le due squadre in campo le ostilità cominciano subito: al 2′ Stulac va vicino alla sua prima rete da palermitano, ma tocca solo l’esterno della rete. Un minuto dopo Ekuban cestina la sponda di Coda da posizione invitante. La primissima parte di gara va avanti tra le schermaglie dei 22 in campo, fino al 24′, quando Brunori recupera palla, serve in area Di Mariano con il dieci rosanero che calcia come peggio non potrebbe. I padroni di casa spingono ancora ed al 34′ Brunori fa le prove generali per il gol, ma il suo tiro potente viene respinto da Martinez. L’estremo genoano si ripete, appena due minuti dopo, su Elia, che servito in area da Buttaro, calcia di prima intenzione. Al 42′ si rivede il Genoa, con Ekuban e Coda, murati dalla difesa di casa. Si va negli spogliatoi sullo 0-0.
La ripresa è subito frizzante, al 49′ Segre reclama un rigore per un contatto con Dragusin. Al 50′ ecco la zampata del Palermo con Brunori che buca Martinez su assist di Di Mariano. Lo svantaggio invita il Genoa in avanti ed i liguri si fanno pericolosi tra il 64′ ed il 73′, con Coda protagonista. E’ ancora il centravanti ligure che serve Ekuban, il cui pallonetto non va lontano dalla traversa a Pigliacelli battuto. Il Palermo, però, c’è e si vede all’86’ con Soleri che fa sponda per Brunori. La conclusione dell’italo -brasiliano è potente, ma Martinez è reattivo. Si arriva così al concitato recupero ed al finale elettrico, che regala a Corini ed i suoi il lieto fine e, chissà, magari l’atteso momento di svolta che possa alleviare la fatica accumulata dai rosanero in questo particolare avvio di stagione.
Palermo-Genoa 1-0
Palermo (4-3-3): Pigliacelli; Buttaro, Nedelcearu, Marconi, Mateju (89′ Sala); Segre, Stulac (83′ Gomes), Saric (60′ Damiani); Elia, Brunori (89′ Vido), Di Mariano (83′ Soleri). A disp.: Massolo, Grotta, Crivello, Pierozzi, Lancini, Valente, Floriano. Allenatore: Corini.
Genoa (4-4-2): Martinez; Hefti (79′ Puscas), Dragusin, Bani, Pajac (64′ Galdames); Jagiello (52′ Aramu), Frendrup, Badelj (64′ Strootman), Portanova (52′ Yalcin); Ekuban, Coda. A disp.: Agostino, Semper, Czyborra, Sabelli, Vogliacco, Galdames, Yeboah.Allenatore: Blessin.
Arbitro: Cosso di Reggio Calabria (Di Gioia-Scatragli);IV ufficiale Scatena di Avezzano; Var-AVar Sacchi-Raspollini.
Marcatori: 49′ Brunori
Note: Ammoniti: Mateju, Brunori, Stulac (P), Pajac, Jagiello, Badelj, Galdames (G)