Furto all’interno del bene tolto alla mafia Giardino di Scidà «Non è intimidazione. A chi ha rubato: sono cose pure vostre»

Ignoti sono entrati, dopo avere forzato la porta, nei locali del Giardino di Scidà a Catania. Il bene confiscato alla mafia diventato sede delle associazioni Siciliani Giovani e Arci Catania. Chi si è introdotto nei locali ha portato via il denaro ricavato dalle iniziative di autofinanziamento, ha svuotato il frigorifero, rovistato nella redazione de I Siciliani Giovani e sparso un po’ di cose per il giardino. «Non c’è bisogno che veniate qui a rubare perché tutto quello che trovate qua dentro è già vostro», ha commentato ai microfoni del gruppo Rmb Matteo Iannitti de I Siciliani Giovani. «Invitiamo chi ha rubato a tornare di giorno, quando troverà i volontari – hanno aggiunto gli attivisti – Siamo certi che non si tratta di un’intimidazione perché conosciamo le situazioni di disagio che ci sono in città». 

Stando a quanto ricostruito finora, chi si è introdotto nel bene confiscato sarebbe entrato dal terreno adiacente che è di proprietà della Ferrovia Circumetnea. «Da anni chiediamo la messa in sicurezza di questo spazio e la sua riqualificazione. Ma, nonostante gli incontri e le rassicurazioni – concludono i volontari – ancora non c’è stata nessuna risposta. Riqualificare questo spazio consentirebbe inoltre di facilitare l’accesso al giardino alle persone con mobilità ridotta». 

Guarda il servizio andato in onda su Sestarete TV – canale 81


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