Non si fermano gli atti di protesta contro la costruzione dell'impianto di antenne satellitari statunitensi in contrada Ulmo a Niscemi. Le donne del comitato Mamme No Muos, nei panni della nota vecchina dell'Epifania, non si sono dimenticate dei marines che hanno ricevuto il dono di chi si è comportato male durante l'anno. Un atto simbolico per ribadire: «Non getteremo la spugna». Guarda il video
Muos, carbone agli Usa dalle mamme-befane «Non vogliamo antenne, armi e guerre»
Brutta, vecchia e con le scarpe rotte si è presentata ieri mattina la befana a Niscemi. E non da sola. Una scena insolita si è verificata in contrada Ulmo quando alcune donne del comitato Mamme No Muos hanno indossato i panni della nota vecchina e hanno portato il loro carbone davanti la base statunitense che ospita l’impianto di antenne militari satellitari Muos. Secondo la tradizione, il dono dell’epifania per chi si è comportato male durante l’anno.
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«È un’iniziativa simbolica per riaffermare la pericolosità del Muos e delle 46 antenne già presenti. Siamo qui anche per esprimere la contrarietà alle guerre che l’Occidente esporta in tutto il mondo con il traffico delle armi e con gli eccidi che passano inosservati grazie al muro di gomma che i governi impongono», affermano le mamme davanti i cancelli della base dei Marines.
Preoccupate soprattutto per la salute dei loro figli, sono arrivate davanti al cantiere in cui è quasi ultimato il Muos per vedere coi loro occhi cosa succede. Da una parte denunciano che «il timore della protesta popolare ha accelerato la tabella di marcia Usa e per questo ringraziamo i governi e i politici che hanno gettato la maschera definitivamente». Dall’altro non si danno per vinte e avvisano: «La gente, però, non ha gettato la spugna e continuerà a mobilitarsi contro Muos, antenne, armi e guerre», concludono.
[Foto di Antenne 46]