A sollevare la questione sono stati i nocciolicoltori di Ucria, nel Messinese, che hanno lanciato un grido di allarme per «il gravissimo stato di crisi del comparto». Un'interrogazione è stata presentata anche al presidente della Regione siciliana Nello Musumeci
L’allarme per i noccioleti dei Nebrodi danneggiati dai ghiri «Servono soluzioni urgenti e un sostegno per i coltivatori»
I noccioleti del Messinese sono in pericolo. A sollevare di nuovo la questione sono stati in particolare i nocciolicoltori di Ucria – piccolo comune di meno di mille abitanti in provincia di Messina – che hanno denunciato «il gravissimo stato di crisi del comparto agricolo locale». La causa sarebbe la presenza massiccia di ghiri che «distruggono la totalità della produzione di nocciole». Un grido di allarme che è stato raccolto dagli amministratori locali che, nel mese di luglio, hanno indirizzato una nota al presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, al prefetto di Messina, alla sezione faunistica dell’assessorato regionale all’Agricoltura, alla Coldiretti e alla Confagricoltura messinese. A portare il tema sul tavolo regionale è stata poi un’interrogazione rivolta all’assessorato all’Agricoltura dal deputato del Gruppo misto Luigi Genovese. Un documento con cui si chiedono non solo soluzioni per risolvere il problema dei danni causati dai roditori «che continua a mettere in ginocchio un intero comparto» ma anche «misure di sostegno al reddito dei coltivatori e degli raccoglitori di nocciole».
Negli anni passati, gli imprenditori del settore della zona dei Nebrodi – dove ci sono più di 11mila ettari di noccioleti – si sono già riuniti nel comitato Nocciolo patrimonio da tutelare per denunciare che, almeno in alcune aree, i danni avrebbero interessato il 90 per cento delle piante ma anche per proporre delle misure per contrastare gli effetti dei ghiri. Pur trattandosi di animali protetti. «La soluzione potrebbe essere quella di mettere in campo azioni per favorire il ripopolamento dei rapaci – aveva spiegato a MeridioNews uno dei promotori del comitato – che sono il naturale antagonista dei roditori». Iniziative che, finora, non sarebbero state prese. «La nocciolicoltura riveste per il tessuto
economico locale una grande rilevanza – scrive adesso Genovese nella sua interrogazione presentata all’Ars – I noccioleti interessano la quasi totalità del
territorio e rappresentano la voce più
consistente dell’economia, in quanto
assorbono la totalità della manodopera impiegata nel
settore agricolo».
Una questione non solo economica ma anche ambientale: «L’assenza
dei noccioleti causerebbe un gravissimo danno per
l’ambiente – si legge ancora nel documento del parlamentare del Gruppo misto – in un’area che ha già di per sé gravi
problemi di dissesto idrogeologico». Motivo in più per chiedere agli organi competenti di intervenire tempestivamente. «Nessun intervento, a tutt’oggi, risulta
concretamente avviato», mette nero su bianco Genovese nell’interrogazione dove chiede al presidente della Regione di «porre in essere
adeguate soluzioni per la definitiva e urgente
risoluzione del problema e, nel frattempo, di intervenire
attraverso misure di sostegno al reddito dei
coltivatori».