Utile anche per il morale il pari strappato dai rosanero sul campo dei pugliesi nell'anticipo della seconda giornata del campionato cadetto. Nel finale ospiti in dieci per l'espulsione del difensore Marconi
A Bari il Palermo ottiene un buon punto Al vantaggio di Valente replica Cheddira
Termina in parità l’anticipo della seconda giornata del campionato di B. Al San Nicola il Palermo ottiene un buon punto (1-1) contro il Bari in una sfida tra neopromosse che non ha tradito le attese in termini di spettacolo e contenuti agonistici. Dopo la vittoria interna con il Perugia, Eugenio Corini si aspettava segnali di crescita e anche di continuità nell’ambito del 4-2-3-1 in attesa delle variazioni tattiche che verranno introdotte nei prossimi giorni in concomitanza con l’inserimento di rinforzi funzionali ad un certo tipo di percorso come il regista Stulac (preso dall’Empoli in prestito con obbligo di riscatto) o l’esterno offensivo palermitano Di Mariano che il club di viale del Fante ha acquistato a titolo definitivo dal Lecce. Il tecnico bresciano opterà presto per un 4-3-3 ma nel frattempo, con gli uomini contati a centrocampo, anche al San Nicola ha dovuto fare di necessità virtù confermando il sistema di gioco proposto sabato scorso. Un modulo collaudato che i rosanero conoscono e che, al netto di alcune palle gol create dai padroni di casa, davanti agli oltre 35 mila spettatori dell’impianto pugliese la squadra ha applicato comunque con ordine e diligenza.
Lo ha fatto soprattutto in un primo tempo intenso nel quale sono state di marca rosanero le occasioni più nitide. Clamorose le chance sprecate nel primo quarto d’ora del match prima da Elia, il cui tiro da distanza ravvicinata ha esaltato i riflessi del giovane Caprile, e poi da Floriano che per un soffio manca il tap-in su assist di un ottimo Broh protagonista, nella circostanza, di una bella iniziativa personale. Lampi di un Palermo che, dopo un avvio sotto tono, nel segmento centrale della prima frazione di gioco si è espresso meglio rispetto al Bari (pericolosissimo al 42’ con un pallonetto alto di Cheddira complice una sbavatura dei centrali difensivi rosanero) e che al 37’ ha consolidato le proprie certezze con il gol del vantaggio – la cui validità è stata accertata dal Var in seguito ad una iniziale segnalazione di off-side – realizzato da Valente (interno destro sul secondo palo) servito sul filo del fuorigioco dall’ex di turno Floriano. In fase difensiva deve registrare qualcosa ma nelle ripartenze fa davvero male la compagine di Corini, ad un passo dal raddoppio poco prima dell’intervallo con un contropiede vanificato da Brunori (destro respinto da Pucino) che, nel caso specifico, ha peccato di egoismo.
Pallino del gioco in mano ai biancorossi e ospiti pronti a colpire in campo aperto. Il copione emerso per buona parte del primo tempo ha caratterizzato la ripresa, introdotta da un miracolo del portiere Pigliacelli su un tiro a botta sicura di Maita. I rosa, costretti ad abbassare il baricentro, soffrono la pressione esercitata dai pugliesi che al 23’ ristabiliscono la parità con un tocco di Cheddira su assist di Antenucci al culmine di un’azione contestata dai rosanero per un presunto fallo dell’attaccante biancorosso ai danni di Damiani sulla linea di fondo. Il Palermo va in apnea ma, nonostante l’inferiorità numerica patita nell’ultimo tratto della gara a causa dell’espulsione del difensore Marconi (fallo su Cheddira) per avere interrotto una chiara occasione da gol, riesce a non abdicare e a portare a casa un punto utile anche per il morale.