Il clone di tarocco col nome dell’agronomo che l’ha scoperto Vigo: «È di colore violaceo e sa un po’ di mora e di lampone»

«Ha un colore violaceo e un sapore che, oltre a quello tipico dell’agrume, ha delle sfumature che vanno dalla mora al lampone». È così che l’agronomo Corrado Vigo descrive a MeridioNews la varietà di arancia tarocco che ha scoperto nel 2008 e che da qualche giorno sul brevetto porta il suo cognome. «Non sono stato io a sceglierlo ma – precisa sorridendo – devo ammettere che l’idea, sin da subito, non mi è affatto dispiaciuta». Il tarocco Vigo, come molte altre importanti scoperte, è stata fatta causalmente. «Era il mese di gennaio del 2008 – racconta l’agronomo – e, mentre passeggiavo all’interno dell’azienda agricola di famiglia a Francofonte (cittadina del Siracusano che è considerata la patria del tarocco, ndr), per puro caso, con la coda dell’occhio ho notato un frutto che pendeva da un ramo ma era molto più rosso rispetto a tutti gli altri». Ed è qui che subentra l’altro ingrediente fondamentale per una scoperta: la curiosità. «Mi sono avvicinato e ho notato che andava sulle sfumature del viola, molto pigmentato. A quel punto – continua Vigo – ho segnato quel ramo e anche quella pianta e ho chiesto che non si raccogliessero più i suoi frutti». Il primo passo per capire se l’evento si sarebbe replicato e se il frutto avrebbe mantenuto quelle stesse caratteristiche. E così è stato perché «tutti gli agrumi sono instabili e mutano geneticamente», analizza l’esperto che adesso ha dato il nome a una cultivar di tarocco che potrebbe sostituire i vecchi cloni che sono stati vittime del virus tristeza

Consegnato il materiale vegetale al dipartimento di Agraria dell’Università di Catania, sono stati loro a occuparsi del risanamento varietale. «Un lungo processo – spiega Vigo – che serve a eliminare eventuali virus e viroidi che potrebbero ridurre la produzione in qualità e quantità ma anche portare a gravi alterazioni e alla morte delle piante». Il passo successivo è stato quello di consegnare dei campioni di frutto al Crea di Acireale, il Centro di testing per l’industria dei derivati agrumari, che ne ha analizzato le caratteristiche organolettiche: da qui la conferma di una elevata quantità di antocianine, ovvero i pigmenti vegetali tipici dei frutti di bosco. «Da qualche settimana – afferma l’agronomo – ho consegnato una cinquantina di piantine risanate a due vivaisti del Catanese che le hanno già innestate per preparare le piante madri e quelle per la moltiplicazione». Adesso, come la natura spesso richiede, bisogna avere pazienza. Intanto, però, a Vigo per il suo clone di arancio sono arrivate richieste già da diverse parti del mondo, a partire dalla Spagna. «Bisogna aspettare almeno settembre per capire come andrà». 

Oltre agli esperti, anche qualche amico e parente di Vigo lo ha già assaggiato, «e mi hanno confermato che è molto buono anche bevuto come succo». Stando alle previsioni, il tarocco Vigo potrebbe essere immesso nella commercializzazione già a partire dal prossimo anno. «Si tratta di un frutto – aggiunge l’agronomo – che potrebbe fare gola a diversi mercati per vari motivi: innanzitutto ha un notevole anticipo di maturazione che avviene già tra la fine del mese di novembre e l’inizio di dicembre». Diverso tempo prima rispetto al tarocco per cui, invece, si deve attendere metà gennaio. Nonostante ciò, il frutto, pur essendo maturo, può restare nell’albero ed essere raccolto anche fino alla fine di marzo senza che si alterino né il colore né il sapore. «Un’altra importante caratteristica fondamentale – dice Vigo – infatti, è che è un agrume che pur superando la pigmentazione dell’arancia Moro, non si porta dietro i difetti di questa varietà. Cioè anche quando arriva a piena maturazione non ha mai quel retrogusto che, come si dice, “sa di vecchio”». Anzi, è a quel punto che si sentono di più i sapori misti di mora e lampone.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]