Con un'altra diretta Facebook a bordo della sua auto, l'ex sindaco di Messina e fondatore di Sicilia Vera si rivolge al presidente dell'Ars. «Ha bruciato Stancanelli e vuole candidare Monterosso. Ma questo teatrino non va più: se ne deve andare»
Cateno De Luca a ruota libera su Gianfranco Miccichè «Simbolo della banda Bassotti che si spartisce il potere»
«Siete solo una banda bassotti che si sta scannando. La vostra è solo una squallida spartizione di potere: questa è una faida che rasenta la mafiosità tra persone che si sono fatti i dispetti da anni, mentre la produttività del parlamento siciliano fa ridere». Cambia bersaglio, ma forse per rammentargli le colpe per interposta persona. Cateno De Luca torna a suo modo, senza mezzi termini e senza lasciare spazio a equivoci, a parlare della situazione in cui versa, a quattro mesi dalle elezioni Regionali, la giunta guidata dal presidente Nello Musumeci, che proprio ieri ha dichiarato di voler andare avanti. L’ex sindaco di Messina di e fondatore di Sicilia Vera da una diretta Facebook fatta direttamente dalla propria auto, stavolta si rivolge al coordinatore siciliano di Forza Italia e presidente dell’assemblea siciliana Gianfranco Miccichè imputandogli di aver bruciato la figura di Raffaele Stancanelli per una possibile candidatura alla guida della coalizione del centrodestra.
De Luca prova a svelare che il nome su cui virerebbe Miccichè è quello della presidente della Fondazione Federico II Patrizia Monterosso. «È il suo sogno recondito – afferma – Così lui potrà fare l’assessore ai Beni Culturali, gli è presa ‘sta cosa della cultura, se n’è innamorato. A me avrebbero dato la carica di vicepresidente e assessore al Bilancio: io a continuare con queste logiche non ci sto. Sono cose talmente squallide che non si possono più portare avanti». Poi invita il presidente dell’Ars a togliere il disturbo. «Ci hai stancato con questo teatrino squallido – dice – Se hai le palle te ne devi andare. Tu hai saputo distribuire bene sia a maggioranza che all’opposizione. Ma ora ti devi togliere dalle balle: tu, Cuffarò, Lombardo. Io il presidente della Regione con questo teatrino non lo voglio fare».
Non manca poi di rivolgersi a Nello Musumeci, che secondo De Luca ha voluto «sottostare a questo teatrino, pur sapendo tutto – continua De Luca – Prima ha mangiato la mela del peccato, poi l’ha sputata. Musumeci è l’unico candidato del centrodestra e Miccichè deve riconoscerlo. Tocca a lui difendere il fallimento di questi cinque anni. Tutta questa banda è sciarriata tra di loro, questi politici sono sciarriati con la Sicilia, che non ha avuto programmazione». De Luca, infine, annuncia una conferenza per il prossimo lunedì, a palazzo d’Orleans. «Comunicheremo a tutti la strategia per far fuori questa banda bassotti», ha chiosato.