5 gennaio, in diretta per Peppino «Celebriamo la nascita, non la morte»

«Eravamo un po’ stanchi delle celebrazioni per la morte, dove interveniva gente come Cuffaro. E quindi abbiamo dedicato la radio alla nascita di Peppino». 5 gennaio, mentre a Catania si ricorda l’omicio di Pippo Fava, a Palermo Radio 100 passi compie due anni. Lo stesso giorno di Peppino Impastato, che di anni ne avrebbe fatti 64. Si festeggia, per l’inaugurazione della nuova sede nel quartiere Resuttana «che diventerà Casa 100 passi, uno spazio libero». Lasciata a marzo la sede di piazza Tavola Tonda, dopo una lunga serie di atti vandalici, Casa 100 passi verrà inaugurata con una maratona radiofonica e l’esperimento in streaming di 100 passi tv. Una giornata di dibattiti sul giornalismo, ma anche sulla Palermo che verrà.

Danilo Sutis, che di Peppino è stato amico e collaboratore, è presidente dell’associazione Rete 100 passi, e parla della nuova avventura con l’entusiasmo di allora. «La giornata sarà dedicata all’informazione libera e indipendente – spiega Sutis -. Ci collegheremo con la sede di Liberazione occupata, sosteniamo la loro battaglia». Dalle 9.30 fino a tarda notte collegamenti con giornalisti di tutta Italia, a cominciare da Roberto Natale presidente Fnsi, passando per Repubblica e Corriere. Ma anche politici, con collegamenti con Giuliano Pisapia sindaco di Milano e Nicola Zingaretti presidente della provincia di Roma. «Abbiamo molti ascoltatori sul web, 68mila fan solo su Facebook, e di solito trattiamo temi di respiro nazionale – continua Sutis -. Anche se vorremmo dare spazio alla gente comune, come alle associazioni che ormai sono la base della vita civile». Spazio quindi, dalle 19, al dibattito su Palermo all’interno della nuova sede, che si chiamerà Casa 100 passi «e sarà accessibile a chiunque ne voglia usufruire», come ricorda Danilo Sulis. Previsti gli interventi dei candidati a sindaco di Palermo, come Rita Borsellino, di associazioni cittadine come Addio Pizzo, e l’intervento telefonico di Claudio Fava per ricordare il padre Giuseppe, del quale a Catania si celebra il ventottesimo anno della morte.

L’inaugurazione della nuova sede è un tema particolarmente sentito per l’associazione Rete 100 passi.«Fino a marzo eravamo in piazza Tavola Tonda, ma siamo stati vittime di attacchi – racconta Danilo Sutis -. Ci hanno distrutto la sede, e nello stesso giorno hanno distrutto anche la biblioteca Peppino Impastato. La situazione era in generale un po’ difficile: capitava spesso che una madre ci raccomandasse il proprio figlio, per tenerlo lontano dalla malavita, e dopo il padre ci raccomandasse l’opposto».

Ad aprile dello scorso anno il trasferimento in via dei Nebrodi, dove il clima è completamente diverso, e oggi s’inaugura lo spazio libero Casa 100 passi. «Qui ci aiutano molti giovani, ai quali vorremmo dare la sicurezza di un lavoro, oltre al volontariato: non siamo più negli anni ’70» spiega Sutis. Che ricordando i tempi andati, parla del suo incontro con Peppino Impastato. «Oggi è difficile coinvolgere i ragazzi, ma allora era diverso. Ci siamo conosciuti ai tempi del circolo musica e cultura. Io mi occupavo di radio Sud, e Peppino venne e si incuriosì alla radio, tanto che volle realizzarne una anche a Cinisi». Nacque così, semplicemente, Radio Aut. E altrettanto semplicemente è nata l’associazione Rete 100 passi. Ospite a un dibattito sulle radio popolari degli anni ’70, Sutis nel 2009 lanciò l’iniziativa, che subito venne accolta da Giovanni Impastato, fratello di Peppino. Oggi Rete 100 passi ha sede a Palermo, a Roma e ad Hannover, in Germania «dove abita il cugino di Peppino, Francesco, che ha appoggiato l’associazione da subito. E dal 2010 andiamo avanti, dedicando ogni giorno di trasmissione a una vittima della mafia. Ma nel giorno della sua nascita» conclude Sutis.


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