La richiesta è stata pervenire alla gip del tribunale di Catania, Simona Ragazzi, anche dalle presunte fiancheggiatrici del 74enne fondatore della cenacolo di Lavina: Katia Scarpignato, Fabiola Raciti e Rosaria Giuffrida. La decisione arriverà nei prossimi giorni
12 Apostoli, Capuana chiede il giudizio immediato Il santone vorrebbe saltare l’udienza preliminare
Saltare l’udienza preliminare e andare direttamente a processo. Questa è la richiesta fatta dal 74enne Pietro Capuana, il fondatore del cenacolo di Lavina accusato di numerosi casi di abusi sessuali anche su minori nelle vesti di santone. La stessa scelta è stata fatta da Katia Scarpignato, 58 anni, Fabiola Raciti, di 56, e Rosaria Giuffrida, di 58. Le tre sono accusate di essere state negli anni le principali fiancheggiatrici di Capuana, avvicinando le ragazze e convincendole ad avere rapporti sessuali con l’uomo, considerato dal gruppo la reincarnazione dell’arcangelo Michele.
La novità arriva a meno di due settimane dall’inizio dell’udienza preliminare in cui compariranno gli altri indagati dell’inchiesta 12 Apostoli. Tra loro anche l’ex assessore regionale Domenico Rotella, il sacerdote Orazio Caputo e l’ex presidente dell’Associazione cattolica cultura ambiente di Aci Bonaccorsi Salvatore Torrisi. A chiedere il processo per il gruppo sono state, a ottobre, le pm Marisa Scavo e Agata Consoli.
A esprimersi sulla richiesta di giudizio immediato sarà il giudice per le indagini preliminari Simona Ragazzi. A lei spetterà decidere se Capuana e le sue assistenti dovranno passare per l’udienza preliminare o andare direttamente a processo. Una mossa quella fatta pervenire dagli indagati che potrebbe significare da parte del santone il convincimento di avere già fornito, durante l’interrogatorio, elementi sufficienti a provare la propria estraneità alle accuse. Al contempo, però, non è da escludere il contrario: dando per scontato il rinvio a giudizio, si punta semplicemente a velocizzare l’iter.