Strade e ferrovie, arriva un altro miliardo e mezzo Soldi pure per Caltagirone-Gela e raddoppio Pa-Ct

Un integratore da oltre un miliardo e mezzo di euro per la cura del ferro (e non solo) destinata alla Sicilia. Ammonta a tanto il contributo deciso dal ministero Infrastrutture e Trasporti (Mit) nell’ambito della ripartizione delle risorse legate al Fondo sviluppo e coesione 2014-2020. Poco più di un anno fa, una delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) aveva stabilito in quasi due miliardi la fetta di finanziamenti che spettava all’Isola. A essa si aggiungerà quello che dal ministero definiscono un «addendum» con l’intento di «dare continuità e rafforzare la strategia nazionale in materia di infrastrutture per il trasporto e la logistica, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di Europa 2020». La scorsa settimana il presdente Nello Musumeci e l’assessore alle Infrastrutture Marco Falcone avevano incontrato il ministro Graziano Delrio per parlare degli interventi prioritari per l’isola. 

I soldi verranno distribuiti su tre assi: strade, ferrovie e trasporto urbano. Al primo gruppo appartengono i lavori di completamento, nel Palermitano, del tratto della strada statale 121 Bolognetta, per i quali il ministero stanzierà 45 milioni di euro. Risorse più corpose – 187 milioni e mezzo – verranno utilizzate per la statale 189 Palermo-Agrigento e, nello specifico, nella parte lunga 15 chilometri compresa tra il bivio Manganaro e il confine della provincia panormita. Sempre sulla ss189, un finanziamento da poco più di 17 milioni servirà a sistemare lo svincolo di San Giovanni Gemini. Sono invece 177 e mezzo i milioni per i cantieri sul tratto che dalla variante di Caltagirone porterà all’innesto nella ss117 bis, nell’ambito dei lavori per la strada a scorrimento veloce che Licodia Eubea-A19. Alla statale 417, sempre nel Calatino, sono destinati infine quasi cento milioni di euro per operazioni manutenzione straordinaria che puntano a migliorare i livelli di sicurezza. 

Ma la parte più cospicua dell’addendum andrà sulle trasporto ferroviario. Ben 866 milioni serviranno a integrare le somme già messe a disposizione per rafforzare quel potenziamento dei binari lungo la Palermo-Catania, legato alla direttrice Napoli-Palermo e già oggetto di attenzioni nella delibera Cipe 2016, con uno stanziamento di 350 milioni destinato alla velocizzazione del binario unico tra Fiumetorto Lercara Friddi. Il nuovo finanziamento servirà ad aumentare la dotazione per un progetto di cui si discute da decenni e per la cui completa realizzazione servono oltre cinque miliardi di euro. In tema ferrovie, una somma decisamente più ridotta, ma comunque attesa da molti, è quella che servirà a ripristinare il collegamento della tratta Caltagirone-Gela, dopo il cedimento, nel 2011, del ponte all’altezza di Niscemi. A riguardo, nei mesi scorsi, il Movimento 5 stelle, nel pieno della campagna per le Regionali, aveva denunciato che, dopo una spesa di quasi due miliardi per la definitiva demolizione, la ricostruzione non era avvenuta nonostante servissero soltanto 90 milioni di euro. Somma che adesso arriverà in Sicilia.

Per quanto riguarda infine il potenziamento dei trasporti nelle aree metropolitane, a beneficiarne saranno la ferrovia circumetnea nella tratta Misterbianco-Belpasso, a cui andranno 115 milioni, e il servizio tranviario di Messina, dove tra manutenzione e miglioramento dei mezzi e interventi alle linee verranno spesi oltre undici milioni.


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