Riforma dei porti secondo Delrio, unica autorità in Sicilia Catania e Augusta con Palermo, Messina con la Calabria

Un cambiamento radicale per il futuro dei porti siciliani. E’ quello che prevede la bozza di riforma varata dal nuovo ministro dei Trasporti Graziano Delrio che, da pochi mesi alla guida del dicastero, ha messo da parte le idee del suo predecessore Maurizio Lupi e ha puntato deciso verso una forte semplificazione: da 24 autorità portuali sparse per l’Italia si passerebbe a otto. Il cui nome cambierebbe in Autorità di sistema portuale. In Sicilia ne resterebbe solo una in cui confluirebbero i porti di Palermo, candidata a diventare la sede principale del nuovo ente, Augusta e Catania. Messina invece verrebbe attratta da Gioia Tauro, andando a finire nell’autorità della Calabria e dello Stretto. 

Una rivoluzione da cui, ancora una volta, è evidente l’impronta renziana: agire e accentrare le competenze. «Un settore così strategico per lo sviluppo del Paese – si legge nella bozza di quasi 200 pagine resa nota dal quotidiano genovese Il Secolo XIX – come quello della portualità e della logistica determina la necessità di porre le scelte di pianificazione e gestionali nelle mani di un soggetto pubblico che abbia il controllo delle risorse finanziarie; […] che sia adeguatamente autonomo rispetto ai possibili condizionamenti di portatori di interessi locali, siano essi soggetti politici o economici, superando la debolezza e il localismo di molte delle attuali Autorità Portuali; che si possa porre quale interlocutore unico degli utenti (lato terra e lato mare) del porto, essendo titolare di tutte le competenze amministrative». 

Un esempio di debolezza e di condizionamento di interessi locali è certamente rappresentato dal caso di Catania, dove il piano regolatore portuale è atteso da più di 20 anni. Una vicenda ben spiegata da un’analisi di Giancarlo Minaldi, docente di Politiche pubbliche all’Università di Palermo. Catania è anche l’unico, tra i porti italiani coinvolti dalla riforma, a non essere incluso in nessuna classificazione dell’Unione Europea. Palermo ed Augusta sono considerati Core, cioè strategici al pari, nel resto del Meridione, di Napoli, Gioia Tauro, Taranto e Bari. 

A prendere con le molle il documento è Vincenzo Garofalo, parlamentare di Area popolare, membro della commissione Trasporti alla Camera ed esperto per le infrastrutture del Mezzogiorno, durante il dicastero di Maurizio Lupi: «L’ufficialità si avrà solo quando il piano della logistica sarà depositato dal ministro. Cosa che non mi risulta sia ancora avvenuta». A Messina l’ipotesi di staccarsi dal resto dei porti siciliani non sembrerebbe dispiacere. Garofalo, tecnico della materia anche in virtù dei suoi trascorsi da presidente dell’Autorità portuale di Messina, si dice in ogni caso scettico sulla possibilità che l’accorpamento delle governance costituisca la cura del male: «Secondo me è essenziale che i porti vengano inseriti nel sistema della logistica, affinché tutto sia messo a sistema, contribuendo a un piano nazionale di efficientamento. Questo aiuterebbe anche altri settori, come quello manufatturiero, quello del commercio». 

Un altro aspetto da superare, secondo l’esponente del Nuovo centrodestra, sono «le duplicazioni o le concorrenze inutili». «Il problema – ripete – non si risolve con la riduzione dei presidenti delle Authority ma lavorando a un sistema che coinvolga tutti. Procedendo agli accorpamenti, si rischia di ridurre i protagonisti sul territorio. Il vero obiettivo, semmai, deve essere coordinarli». 

La bozza della riforma spiega come l’autorità di sistema portuale sarà composta da un presidente di nomina ministeriale di concerto con il presidente delle regioni interessate, un membro nominato da ciascuna regione e città metropolitana per un massimo di cinque membri, e dai direttori delle direzioni portuali (cioè tutte le attuali autorità portuali) ma senza diritto di voto. In ciascuna direzione portuale ci sarà un Comitato di Cluster Marittimo con funzioni consultive di partenariato economico-sociale, in cui saranno presenti i rappresentanti delle categorie di settore interessate e delle associazioni datoriali.

Un piano che, in Sicilia, accentrerebbe le funzioni a Palermo, ma permetterebbe anche di avere un unico ente in grado di programmare e spendere i finanziamenti. Soprattutto quelli europei del programma 2014-2020 destinati a trasporti e logistica, altro tema su cui il governo Renzi sta lavorando e da cui si attendono nelle prossime settimane novità. Sempre partendo dallo stesso principio: semplificare e accentrare.


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]