Glauco II, smantellata rete trafficanti di migranti In centinaia rapiti nel deserto e fatti prigioneri

Una vasta rete criminale, dedita al favoreggiamento dell’immigrazione e della permanenza di migranti, formata da cittadini eritrei, etiopi, ivoriani e ghanesi. Un giro di affari milionario sulla pelle di migliaia di connazionali. È l’organizzazione smantellata dalla polizia su ordine della Direzione distrettuale antimafia di Palermo che ha disposto l’arresto di 24 persone. L’inchiesta è coordinata dal procuratore palermitano Francesco Lo Voi e dall’aggiunto Maurizio Scalia. Nel corso delle indagini è stata scoperta anche una cellula complementare a quella che agisce in Africa che si muove tra le province di Palermo, Agrigento, Catania e anche Milano. I componenti di questa seconda rete avrebbe gestito le fughe dei migranti dai centri di accoglienza, il supporto per rimanere clandestinamente in Italia e quello per poi espatriare nel nord Europa. Una base è stata scoperta anche nel Cara di Mineo, in provincia di Catania, dove una serie di complici avrebbero messo in contatto le persone appena arrivate in Sicilia con i parenti già in Nord Europa. I ricongiungimenti sarebbero stati promessi in cambio di cifre che vanno dai 250 ai mille euro a persona. Un business che nella sua complessità avrebbe fruttato centinaia di migliaia di euro.

http://www.youtube.com/watch?v=C4-qEwtVwGk

Sono due le figure-chiave individuate dagli inquirenti: Ermias Ghermay, etiope, e Medhane Yehdego Redae, eritreo. Sarebbero i nomi più importanti del traffico che segue la cosiddetta rotta libica. Ghermay, infatti, vive a Tripoli; Zuwarah risulta latitante dal luglio del 2014, quando nei suoi confronti è stato emesso un provvedimento cautelare internazionale perché riconosciuto responsabile del viaggio che portò al naufragio del 3 ottobre 2013 davanti alle coste di Lampedusa, in cui persero la vita almeno 366 persone. A loro si aggiunge Asghedom Ghermay, fratello di Ermias, detto Amice. Sarebbe stato lui l’anello di congiunzione in Sicilia tra i trafficanti in Africa e i componenti sparsi per l’Isola

L’inchiesta parte dalla tragedia del 2013. In quell’occasione è stato identificato uno dei presunti scafisti, condannato a 20 anni di carcere. Gli inquirenti hanno scoperto come la rete intercettasse i migranti durante i viaggi nel deserto. Persone che poi sarebbero state rapinate, torturate, derubate del denaro per poi essere consegnati a quanti organizzano le traversate dalle coste libiche. Da lì i gruppi di persone in attesa di partire sono tenute sotto la vigilanza di guardie armate in attesa dell’imbarco. L’attività dei due presunti trafficanti di vite continuerebbe anche quando i passeggeri dei barconi sbarcano in Sicilia.  

Attraverso le intercettazioni telefoniche sui cellulari di Ermias Ghermay è stato possibile risalire all’identità degli altri componenti dell’organizzazione, fermati oggi, e stabilirne i ruoli.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]