Quella che era nata come diatriba politica si è spostata tra le piazze e nelle aule di tribunale, con una contesa che in apparenza mette contro residenti e commercianti, anche se di fatto così non sembra essere
Ztl notturna, centro ancora spaccato tra pro e contro Tra nuovi ricorsi al Tar e il desiderio di un confronto
Tra meno di 24 ore scatterà la raccolta firme dei residenti del centro storico, intenzionati a ricorrere al Tar per avallare la Ztl notturna a dispetto del pronunciamento dello stesso tribunale che di fatto ha bloccato il provvedimento avanzato dal Comune di Palermo. Si scrive dunque un altro capitolo della guerra fratricida che dai banchi di sala delle Lapidi, in cui il provvedimento è transitato a dirla tutta per pochissimo tempo, è finita nelle piazze e nelle aule di tribunale. Da una parte i commercianti, dall’altra i residenti, così pare, anche se da entrambe le fazioni si tiene a specificare che ci sono innumerevoli rappresentanti dell’altra categoria. E che comunque si tratta di una lotta amichevole, anche se senza esclusione di colpi.
«L’idea è esattamente quella di cercare di smontare questa narrazione in cui i residenti sono stati tirati in ballo senza essere sentiti – spiega Fabrizio Brancato, consigliere della prima circoscrizione e tra i fautori dell’iniziativa pro Ztl – I residenti non sono in contrapposizione con i commercianti, tutt’al più sono clienti, anche per una questione di prossimità. Non c’è nessuna volontà di andare a ledere le attività. Una cosa è regolamentare un flusso che è andato crescendo negli anni, una cosa è subirla».
Di diverso avviso è invece Doriana Ribaudo, titolare dell’Osteria Ballarò e tra i sottoscrittori del ricorso accettato dal tribunale amministrativo. «È legittimo che i cittadini si muovano a difesa di ciò che ritengono giusto – dice – ma anche tra di noi ci sono molti residenti, perché il nostro non è un ricorso contro la Ztl, ma contro l’idea che questa possa essere l’unica soluzione a problemi che esistono e che non vanno affrontati in questo modo. Abbiamo avanzato molte proposte, tra cui anche un’autotassazione per avere più servizi, come quelli di mobilità sostenibile all’interno del centro storico, ma queste non sono state accolte dall’amministrazione». In realtà le proposte non sono state nemmeno ascoltate, con l’amministrazione che già in occasione dell’incontro pubblico tenuto alla Fonderia Orotea si era limitata a comunicare l’insindacabilità di una decisione già presa.
«Non è un fatto di tifoseria – dice da par suo Brancato – è una questione di visione: un provvedimento del genere, affiancato all’implementamento della linea 101, dagli accordi con il parcheggio del tribunale con una tariffa di due euro e cinquanta centesimi a notte, della convenzione con i taxi, fa sì che la vivibilità per tutti, non solo per i residenti, sia migliore. Si può sempre procedere con delle sperimentazioni nelle giornate di maggiore afflusso, e diverse attività commerciali si sono dette assolutamente favorevoli».
Anche la visione di chi si oppone, tuttavia, rimarca il punto cruciale dei servizi, ma la posizione è più sul “se non vedo non credo”. «Ben venga una Ztl, ma solo dopo che verranno implementati i servizi, non così, con la convenzione con i taxi annunciata a dicembre ma sottoscritta solo il pomeriggio del giorno in cui era prevista l’entrata in vigore del provvedimento, senza nemmeno darci il modo di organizzarci e potere informare i nostri clienti. E dire che basterebbe solo un confronto, un tavolo attorno al quale poter discutere e arrivare a una soluzione che accontenti tutti».