«Questa città deve avere una mobilità sostenibile. Abbiamo fatto grandi sforzi per il tram e ora lo incrementeremo con altre tre linee. Abbiamo realizzato la più grande flotta di car sharing d’Italia e messo in moto 440 biciclette col bike sharing. Non si capisce perché la Ztl ci può essere a Milano ma non qui»
Amat, Orlando all’attacco della Regione «Ci deve 40 milioni, pronti a pignorare»
Anche se i bilanci delle partecipate del Comune di Palermo non sono stati ancora approvati, le relazioni trimestrali confermano che nel 2015 tutte le società hanno registrato utili di esercizio. Tutte tranne l’Amat, in evidente affanno dopo la batosta della Ztl. C’è un però: l’amministrazione sarebbe pronta a recuperare 40 milioni di euro di crediti avanzati dalla Regione Siciliana. Si tratta del fondo trasporti degli ultimi quattro-cinque anni, che Palazzo d’Orleans non avrebbe ancora versato.
Per recuperare queste somme vitali per l’esistenza dell’azienda di trasporto pubblico la giunta Orlando ha deciso di ricorrere alle maniere forti. «Ho dato incarico all’ufficio legale di fare un pignoramento alla Regione – ha annunciato il sindaco a margine della presentazione del bilancio consuntivo 2015 – perché ci siamo scocciati che non paghi il dovuto. L’Amat vanta un credito di una quarantina di milioni di euro nei confronti della Regione e il suo bilancio complessivo è di 100 milioni, quindi fatevi due conti. È una cosa inaccettabile».
Sulla Ztl, che comunque rappresentava una prospettiva di incasso non indifferente, tra i 25 e i 30 milioni lordi, ma è stata bocciata dal Tar, il Professore intende tentare la carta del ricorso al Consiglio di Giustizia Amministrativa: «Questa città deve avere una mobilità sostenibile. Abbiamo fatto grandi sforzi per il tram e ora lo incrementeremo con altre tre linee. Abbiamo realizzato la più grande flotta di car sharing d’Italia e messo in moto 440 biciclette col bike sharing. Non si capisce perché la Ztl ci può essere a Milano ma non a Palermo. Chiediamo al Cga di avere un chiarimento per avere un quadro di riferimento perché è evidente che noi la Ztl la faremo».
«Siccome vogliamo fare la Ztl e vogliamo farla bene – ha aggiunto Orlando -, è sempre opportuno avere un chiarimento, fermo restando che un’amministrazione decide cosa fare, mentre i magistrati al limite ci indicano come farla. Non può passare il principio che non si può fare la Ztl a pagamento. Se passa questo principio fallisce il trasporto pubblico in tutta Italia».
Dopo l’annuncio di Palazzo delle Aquile che proverà a ribaltare l’ordinanza che ha rinviato l’avvio del provvedimento, il presidente di Confartigianato Palermo, Nunzio Reina, chiede all’amministrazione «di desistere dal ricorso al Cga sulla Ztl. Lo chiediamo a nome di migliaia di artigiani e cittadini sulle quali spalle potrebbero pesare ulteriori disagi e costi. Un’azione insensata – dice Reina – visto che fino a novembre, mese in cui il Tar si pronuncerà, il Comune dovrebbe soltanto pensare a costruire un dialogo con le associazioni e i cittadini. Lo slittamento decido dai giudici amministrativi ha reso necessaria la dismissione della cartellonistica, il rimborso dei pass, la disattivazione delle telecamere. Nel frattempo sono anche partite le targhe alterne, con tanto di centinaia di multe per i trasgressori. E il nostro sindaco cosa fa? Mette nuovamente a rischio i cittadini, perché se questo ricorso dovesse essere accolto, dovrebbero essere sostenute nuove spese per ripristinare la zona a traffico limitato. In ogni caso – conclude il leader degli artigiani – si tratterebbe di un provvedimento che graverebbe sulla collettività, che a quanto pare non è tra le priorità della nostra amministrazione».