Il quadro elettrico si trovava al piano terra dell'edificio. Il rogo, sulle cui origini si sta indagando, si è esteso rapidamente al resto della struttura. Gli appartamenti, saturi di fumo, sono stati sgomberati attraverso l'autoscala dei pompieri. In ospedale alcuni intossicati
Zia Lisa, divampa incendio nel vano contatori Evacuata palazzina, alcuni inquilini intossicati
Un incendio si è sviluppato, nel tardo pomeriggio di ieri, a Catania in una palazzina a tre piani ubicata in via Zia Lisa II, nell’omonimo quartiere periferico. Le fiamme, partite dal quadro centralizzato dei contatori elettrici al piano terra, si sono estese al resto dell’immobile. Il denso fumo ha rapidamente invaso il vano scale e i diversi appartamenti che compongono la struttura.
Intorno alle 18 e 30, una telefonata di uno dei condomini è giunta alla sala operativa del comando provinciale dei vigili del fuoco. Sul posto è stata così dirottata una squadra del distaccamento Catania Sud. Vista la gravità della situazione, si è pure reso necessario evacuare diverse persone con l’autoscala: il fumo rendeva soffocante l’aria ai piani superiori dell’edificio, dentro gli appartamenti dove si trovavano diversi inquilini. Presenti anche delle autobotti di rincalzo e ad un carro aria per gli autorespiratori.
L’operazione di salvataggio si è così prolungata a lungo: quattro persone, rimaste leggermente intossicate, hanno fatto ricorso alla cure del 118, che ha li ha smistati nei diversi nosocomi della città. Solo verso le 23.30 la situazione è tornata alla normalità: l’intero stabile è stato messo in sicurezza e l’area bonificata. Sul posto sono giunti anche tecnici di e-distribuzione e uomini delle forze dell’ordine. Sono in corso i necessari accertamenti per capire le ragioni del rogo.
Secondo quanto spiegato dalla società, i tecnici di e-distribuzione, la società del gruppo Enel che gestisce la rete elettrica, hanno in seguito hanno riscontrato che gli impianti dell’azienda erano «perfettamente integri» e che l’incendio ha interessato «gli impianti a valle dei contatori, di proprietà dei residenti». «I tecnici di e-distribuzione si sono limitati a sezionare i cavi dei clienti, a valle dei misuratori, per poter consentire ai vigili del fuoco di poter ispezionare, in sicurezza, gli impianti di terzi e individuare la causa dell’incendio conclude la nota di precisazione della società – Nessuna responsabilità per quanto accaduto può essere attribuita a e-distribuzione».