Il presidente ha fatto visita alla squadra al Tenente Onorato e ha affrontato i temi del match con i bianconeri. Riflettori puntati sul grande ex di turno Dybala: «Supererà l'emozione, sono felice per lui». Bacchettata a Iachini: «Diceva di avere una squadraccia, spero di smentirlo»
Zamparini è già in clima Juve «La più forte ma non la temo»
L’uomo-copertina della gara Palermo-Juventus è inevitabilmente Paulo Dybala. L’attaccante argentino torna per la prima volta da avversario al Barbera e avrà gli occhi di tutti puntati addosso. Anche quelli del presidente Zamparini che, dopo averlo «adottato», in questo avvio stagionale ne ha sponsorizzato più volte la candidatura in bianconero pungolando anche il tecnico Allegri per un impiego a singhiozzo: «Dybala è un ragazzo freddo in termini di determinazione e per questo motivo credo che supererà l’emozione anche se ritroverà il suo pubblico – ha spiegato il presidente rosanero che oggi ha fatto visita alla squadra al Tenente Onorato – Io non sono affatto emozionato, sono felice per lui. Ho solo risposto ad Allegri nel momento in cui ha detto che Dybala doveva ancora crescere ma sono cose scherzose dette nei confronti di un grande allenatore. Dove colloco Dybala nel mio pantheon? Lui, Pastore, Ilicic e Cavani sono sempre nel mio cuore e le loro maglie sono custodite in bacheca nei miei uffici. Li piazzo tutti allo stesso livello anche se hanno caratteristiche diverse. Dybala è un giocatore di forza ma più tecnico di Cavani che fa il campo venticinque volte senza mai stancarsi. Vedo Dybala tra i top del mondo come Neymar e Messi».
Al di là della sfera emotiva, la presenza della Joya argentina nella squadra avversaria impone un’attenta riflessione anche sul piano tecnico: «Come si ferma? Con un fucile...– scherza Zamparini – la Juventus è ancora la squadra migliore del campionato e deve solo ritrovare il passo giusto. In ogni caso, i bianconeri non mi fanno paura anche se la Juve è la Juve. Speriamo siano stanchi ma non avranno problemi a trovare le motivazioni». Il numero uno del club di viale del Fante confida nella cura Ballardini: «Per mettere in difficoltà la Juventus può essere sufficiente il Palermo visto contro la Lazio ma anche il Palermo che vinse in casa della Juve il primo anno di Ballardini. Non è questione di serenità, vedo i giocatori più determinati. Ero molto preoccupato nel vedere una squadra senza entusiasmo. Ballardini ha le idee chiare – ha aggiunto – noi abbiamo una squadra buona e non una squadraccia come diceva Iachini. Spero di smentirlo».
Secondo Zamparini il gruppo è competitivo ma, con alcuni innesti di qualità, in ottica futura potrà ambire a traguardi importanti: «Non c’è ancora un nuovo Dybala così come non ho trovato un erede di Pastore e Cavani. Siamo alla ricerca di giocatori di quel livello ma non è facile. Vazquez? Non si muove fino a giugno, c’erano offerte di Juventus e Milan ma ho detto che se ne riparlerà a maggio. Marotta (dg bianconero, ndr) è troppo corretto e sa che non deve avvicinarmi per queste cose pur consapevole che il rimpiazzo che hanno preso in estate, Hernanes, non sta funzionando». Zamparini glissa sulla questione relativa ai contratti: «Non parlo di rinnovi, né di Sorrentino né di altri. Aspetto il suo procuratore ma continuo a dire che finirà qui la carriera».