Avevano annunciato di poter rilanciare la compagnia aerea in quindici giorni. Ieri il passo indietro definitivo da parte del gruppo di imprenditori e professionisti siciliani rappresentati da Roberto Corrao. «Gli aerei che avremmo dovuto prendere in leasing non sono più disponibili», spiegano. Ma non nascondono la possibilità di entrare nel mercato del trasporto aereo con una nuova iniziativa. «La low cost etnea ha lasciato un vuoto di mercato che va colmato»
Wind Jet, si ritira la cordata siciliana «Valutiamo se lanciare una nuova società»
I sindacati non ci avevano creduto sin dal principio. «Una proposta fuori dal mondo», laveva definita Carmelo De Caudo, della Filt-Cgil. Ieri è arrivata anche lufficialità: la cordata di imprenditori siciliani che aveva annunciato lintenzione di subentrare nella gestione di Wind Jet tramite laffitto a stralcio di un ramo dazienda, si è ritirata. «Non ci sono più le condizioni necessarie», ha spiegato Roberto Corrao, titolare di Aviomed, azienda che si occupa del trasporto aereo dei malati, e portavoce del gruppo di professionisti e imprenditori che aveva avanzato la proposta.
Il perché del passo indietro lo spiega il commercialista palermitano Salvo Tripoli, che aveva messo a punto il progetto: «I tre aerei che avremmo dovuto prendere in affitto dalla società di leasing e che si trovavano a Malta non sono più disponibili, perché sono rientrati in Irlanda, senza questa possibilità i tempi per subentrare si allungherebbero troppo». Il piano della cordata siciliana prevedeva infatti il rilancio della compagnia aerea catanese con una flotta ridotta, la possibilità di impiegare i 500 dipendenti a rotazione e un investimento di tre milioni di euro che avrebbe dovuto garantire loperatività per il primo trimestre. «Potremmo riprendere la vendita di biglietti in 15 giorni», aveva annunciato Corrao nella conferenza stampa del 3 settembre. La proposta, però, non ha mai ricevuto risposta dal presidente di Wind Jet Antonino Pulvirenti, impegnato nelle altre trattative. In attesa dellincontro al ministero dello Sviluppo economico, sembra farsi sempre più concreta, a detta dei sindacati, lopzione di creare una newco mista, a capitale pubblico e privato, con lintervento della Regione attraverso listituto di credito Irfis con una quota del cinque per cento.
Il gruppo imprenditoriale rappresentato da Tripoli, tuttavia, lascia aperta la possibilità di entrare nel mercato del trasporto aereo. «Ci incontreremo la prossima settimana spiega Tripoli per decidere se lanciare una nuova iniziativa. In questo momento Wind Jet ha lasciato un vuoto di mercato che sarebbe interessante in qualche modo colmare».
[Nella foto l’imprenditore Roberto Corrao alla conferenza stampa del 3 settembre]