Wind Jet, passeggeri spostati su altri voli Ma per partire serve pagare un sovrapprezzo

Aeroporti aperti tutta la notte per garantire che vengano effettuati tutti i voli e riprotezione dei passeggeri che hanno acquistato biglietti Wind Jet col pagamento di un sovrapprezzo. L’unità di crisi riunita dall’Ente nazionale per l’aviazione civile si è conclusa intorno alle 19 di ieri e ha portato con sé un accordo che coinvolge Alitalia, Meridiana Fly-Air Italy, Livingston, Blue Panorama e Neos. Sono questi, infatti, i vettori nazionali che si faranno carico oggi dei clienti della compagnia aerea etnea che da mezzanotte ha sospeso le sue attività.

Il programma completo dei voli è pubblicato sul sito dell’ente nazionale – non ancora su quello della Wind Jet, come invece stabilito dall’Enac, che continua a riportare solo un avviso – per permettere una più rapida diffusione delle informazioni. Ma accedere ai nuovi voli non è un procedimento automatico: «I passeggeri in possesso di biglietti Wind Jet potranno recarsi alle biglietterie dei vettori che effettueranno i voli – scrive l’ente in un comunicato ufficiale – per ottenere un nuovo titolo di viaggio, previo pagamento di un sovrapprezzo». Una cifra che dovrebbe servire per ammortizzare i costi dell’operazione per le compagnie aeree che hanno aderito e che non potrà superare gli 80 euro a tratta per i percorsi nazionali, e che dovrà essere definito di volta in volta per i percorsi internazionali. Un’altra spesa per i clienti della low-cost catanese, che fino a qualche ora fa hanno corso il rischio di rimanere a terra.

Da quando si è diffusa la notizia che la trattativa per l’acquisto di Wind Jet da parte di Alitalia è naufragata e che per la società di Antonino Pulvirenti non si prospetta altra strada che il fallimento, la principale preoccupazione per i passeggeri era capire che fine avrebbero fatto i loro biglietti precedentemente acquistati. E se la Federconsumatori consiglia di inviare una raccomandata a/r alla compagnia per chiedere il rimborso del biglietto mai utilizzato, è anche vero che un’azienda in fallimento non ha soldi da restituire a chi s’era fidato di lei. E che le pratiche per riavere indietro i propri soldi, in quel caso, sarebbero ben più complicate di un plico da spedire per posta. Ma, a quanto pare, i 300mila passeggeri che avrebbero voluto volare Wind Jet, da oggi fino a fine ottobre, riusciranno ad arrivare a destinazione, anche se con il portafogli più leggero.

La prima compagnia aerea a dare la sua disponibilità per risolvere i problemi dei passeggeri è stata, nel primo pomeriggio di ieri, Meridiana Fly-Air Italy. Che prevede sia un rafforzamento delle tratte da e per la Sicilia, relative a Torino, Milano Linate e Verona, sia l’aggiunta di nuovi collegamenti su Bologna e Roma Fiumicino a un costo che non supererà gli 86 euro. Subito dopo è arrivata Alitalia, aggiungendo due voli sulle tratte Torino-Catania e aumentando la frequenza di partenze e atterraggi sulle tratte Torino Palermo. Ma subito dopo la fine dell’incontro con l’Enac, la compagnia di bandiera ha aggiunto: «Il gruppo Alitalia attiva tariffe fisse agevolate per i passeggeri che stanno subendo disagi provocati dalla cancellazione dei voli di Wind Jet». Secondo quando comunicato, presentando un biglietto aereo o una ricevuta di biglietto elettronico Wind Jet emesso prima del 10 agosto, «i viaggiatori potranno acquistare fino al 31 agosto un biglietto Alitalia o Air One, per volare entro e non oltre il 31 agosto», al costo di 75 euro, incluse le tasse aeroportuali. La promozione – se così è lecito chiamarla – è valida da Catania per Roma Fiumicino, Milano Linate, Milano Malpensa, Pisa, Bologna, Venezia o Torino; e da Palermo per Roma Fiumicino, Milano Linate e Torino. «Finché sarà necessario – ha detto Alitalia – assicureremo 20 voli speciali al giorno sulla Sicilia (12 voli da/per Catania e otto voli da/per Palermo)», ma solo in orari notturni.

Intanto per la low cost etnea sono partite dai creditori le prime ingiunzioni di pagamento, che hanno fatto scattare il sequestro degli aeromobili. Uno dei mezzi è infatti stato sigillato appena atterrato ieri sera a Catania. Campeggia solo nella pista del Bellini, visibile dalla tangenziale. Tutti gli altri aerei sono stati dirottati a Malta e a Dublino e cinque equipaggi sono rimasti ieri fuori base. Una ventina di persone tra piloti e assistenti di volo, sparsi tra Rimini, Pisa e Verona.

Da stamattina alle 8 è ricominciata vicino ai banchi check-in Alitalia l’assemblea permanente dei lavoratori all’aeroporto. Sempre oggi dovrebbe avere luogo l’incontro in prefettura tra l’azienda e i sindacati. Mentre, su indicazione del ministro Corrado Passera, l’unità per la gestione delle vertenze aziendali del ministero dello Sviluppo ha convocato Wind Jet e Alitalia per martedì 14, «per fare il punto sull’improvvisa e inaspettata interruzione di una trattativa rispetto alla quale il Governo aveva ricevuto informazioni di un esito positivo». Incontro a cui parteciperà anche l’Enac. Per domani, invece, è stata convocata un’assemblea per la Wind Jet e la società di handling Katane, che si teme annuncerà tagli al personale. È la prima ripercussione sull’indotto.


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Sono Alitalia, Meridiana Fly-Air Italy, Livingston, Blue Panorama e Neos le compagnie aeree che si faranno carico dei passeggeri lasciati a terra dalla società di Antonino Pulvirenti, che da mezzanotte ha interrotto i lavori. La riprotezione, però, non sarà gratuita per gli utenti: per ottenere un nuovo titolo di viaggio è necessario versare una cifra, fino a un massimo di 80 euro a tratta. Intanto, sono partite per il vettore le prime ingiunzioni di pagamento da parte dei creditori

Sono Alitalia, Meridiana Fly-Air Italy, Livingston, Blue Panorama e Neos le compagnie aeree che si faranno carico dei passeggeri lasciati a terra dalla società di Antonino Pulvirenti, che da mezzanotte ha interrotto i lavori. La riprotezione, però, non sarà gratuita per gli utenti: per ottenere un nuovo titolo di viaggio è necessario versare una cifra, fino a un massimo di 80 euro a tratta. Intanto, sono partite per il vettore le prime ingiunzioni di pagamento da parte dei creditori

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