Wind Jet, la Regione dà il mandato all’Irfis Ufficializzata l’ipotesi della partecipazione

Un passo avanti verso la realizzazione della promessa di ricominciare a volare il prossimo 5 dicembre. Così può essere considerato l’atto di indirizzo con cui ieri il presidente della Regione siciliana ancora in carica, Raffaele Lombardo, ha dato incarico all’Irfis-Finsicilia, l’istituto finanziario regionale, di valutare una forma di partecipazione al capitale sociale della newco di Wind Jet, o altra forma di finanziamento previste dalla legge.

L’obiettivo, spiega la Regione in una nota, è quello «di consentire la ristrutturazione ed il rilancio operativo del settore aereo in Sicilia, anche attraverso la cessione o conferimento o affitto del ramo di azienda nella newco sulla base del piano industriale predisposto nell’ambito della procedura di concordato preventivo attualmente pendente presso il tribunale competente».

La low cost che ha spento i motori durante la settimana di Ferragosto ha annunciato lo scorso 15 settembre il piano di rilancio, da attuare attraverso la costituzione di una newco per il 55 per cento nelle mani del patron del Calcio Catania Antonino Pulvirenti e partecipata per il 40 per cento da un imprenditore della grande distribuzione del Nord Italia e per il cinque per cento proprio dall’Irfis.

Adesso, con il mandato firmato da Lombardo si ufficializza l’ipotesi della partecipazione dell’Irfis, anche se si è ancora in una fase di studio di fattibilità. L’istituto regionale dovrà infatti valutare l’effettiva possibilità di ripresa e rilancio economico e finanziario della compagnia etnea, la rispondenza ai criteri di economicità dell’operazione per la Regione siciliana, socio unico di Irfis-Finsicilia, per poi stabilire l’importo della partecipazione o del finanziamento, la fattibilità giuridica e le modalità attuative dell’intervento. Oltre alla possibilità di reperire ulteriori mezzi finanziari, nel rispetto delle normative vigenti, anche comunitarie.

«L’azione della Regione non può prescindere dall’intento di attenuare le difficoltà connesse al decentramento del territorio dell’isola rispetto alle aree e ai distretti economici del Centro e del Nord Italia», si legge nella nota come motivazione dell’emanazione dell’atto. I dipendenti, che della notizia vengono a sapere dai giornali, non ne sono molto convinti. «L’esito dell’analisi dipenderà dal risultato elettorale, immagino», commenta uno di loro, ormai sfiduciato. Intanto, nell’attesa, c’è chi cerca di sostituire nel mercato la compagnia etnea, contendendosi tratte e passeggeri.

 

[Foto di volawindjet.it]


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