La compagnia di bandiera ha annunciato di voler integrare l' azienda di Nino Pulvirenti e la Blu Panorama. Il risultato potrebbe essere che alcune tratte - Roma-Catania su tutte - sarebbero monopolizzate. Per questo sull'operazione dovrà esprimersi l'Antitrust. Preoccupate dei rincari sui biglietti le associazioni dei consumatori pronte a dare battaglia. Ma il prof Maurizio Caserta precisa: «Per l'economia di scala, l'acquisizione potrebbe portare anche benefici ai viaggiatori»
Wind Jet ad Alitalia: voli low cost addio? L’esperto: «Possibili anche effetti positivi»
«Il Consiglio di Amministrazione di Alitalia Compagnia Aerea Italiana ha avviato il processo finalizzato a conseguire unintegrazione con la compagnia Wind Jet». Stessa sorte per Blu Panorama. Sono stati stati sufficienti due comunicati stampa per allarmare migliaia di viaggiatori siciliani che si spostano abitualmente in aereo (del resto, non ci sono molte alternative, visti anche gli ultimi tagli delle Ferrovie dello Stato). La preoccupazione principale riguarda essenzialmente i rincari che la compagnia nazionale potrebbe applicare sui biglietti di chi finora ha scelto di viaggiare con compagnie low cost. A temere per una posizione dominante di Alitalia nel mercato meridionale non sono solo i consumatori, ma anche il presidente dell’Ente nazionale per l’aviazione civile, Vito Riggio.
Come già anticipato dalla stessa compagnia di bandiera, la questione passa adesso all’Antitrust, che dovrà individuare eventuali irregolarità nei processi di acquisizione delle due compagnie. Ma senza attendere il parere del garante, è indubbio che in alcune tratte – Catania-Roma su tutte – ad avere voli operativi sarebbe la sola Alitalia.
«La questione dev’essere ancora valutata dalla commissione competente, ma può darsi che si profili una concentrazione eccessiva» commenta Maurizio Caserta, docente di Economia politica dell’Università di Catania. «Il rischio, in casi del genere, è che si riduca il grado di concorrenza. E quando questo accade, ci si può aspettare un aumento per i consumatori» continua. Gli scenari possibili non sono solo negativi. L’acquisizione potrebbe dare anche dei risultati benefici perché si entrerebbe nell’ambito dell’economia di scala: «Gestire un’attività in scala più ampia può migliorare il servizio offerto. Nel caso specifico di una compagnia aerea – spiega il docente – un centro di prenotazione per tutte le compagnie potrebbe determinare un abbattimento dei costi». Ma in questa fase è ancora presto per fare delle previsioni certe. «Quale sarà il risultato netto è difficile prevederlo» conclude Caserta.
Federconsumatori, come ci spiega il presidente provinciale catanese Paolino Maniscalco, non ha ancora esaminato il caso. Ma rimane il fatto che «diminuendo il numero degli operatori, non c’è un buon effetto sui consumatori». Wind Jet non sta attraversando un buon periodo, ma i sindacati – che oggi sono tornati a incontrare i vertici della compagnia – erano stati rassicurati: nessun fallimento. «Da mesi si conoscono le difficili condizioni dell’azienda. Se questa fosse l’unica soluzione per evitare il fallimento, meglio così che la chiusura» afferma Maniscalco, riferendosi sia al personale impiegato che all’indotto.
Carmelo Calì, presidente della Confconsumatori Sicilia, ha un quadro più chiaro della situazione. «Condividiamo le preoccupazioni del presidente dell’Enac – afferma – In questi anni, pur con dei disservizi per i passeggeri, è stato garantito ai siciliani di spostarsi dall’Isola usufruendo di prezzi competitivi». E sulle prossime scadenze, anticipa: «Ci riserviamo di intervenire con una nostra memoria nell’istruttoria dell’Antitrust».
Alitalia – tramite i comunicati nei quali viene dato l’annuncio – da subito ha smorzato le eventuali polemiche. Lo scopo dell’operazione è «rafforzare la dimensione industriale degli operatori, aumentarne la competitività e svilupparne la capacità di affrontare e gestire le variabili del quadro macroeconomico».
Nonostante le rassicurazioni, due compagnie che operano su un territorio nel quale l’aereo diventa sempre più l’unico modo per varcare i confini regionali stanno per essere rivoluzionate. «Speriamo che con questi nuovi assetti societari non ci siano ricadute per i consumatori ai quali è rimasto solo questo mezzo per spostarsi dalla Sicilia – afferma Carmelo Calì, riferendosi anche ai recenti tagli al servizio ferroviario meridionale – Auspichiamo che i servizi offerti mantengano lo stesso livello».
[Foto di Olastuen]