Zamparini caccia il suo allenatore allindomani di Palermo-Catania. E dire che se nera innamorato nove mesi fa, proprio per via di un altro Palermo-Catania. Corsi e ricorsi storici. Ma intanto, nella carriera da allenatore di WalterOne, quel derby vinto in trasferta rimane ancora la pagina più bella
Walter Zenga Amarcord
L’esperienza di Walter Zenga a Palermo – almeno per il momento – si è arenata sul prevedibile scoglio del caratteraccio del presidente rosanero. Maurizio Zamparini non ha digerito lo stentato pareggio nel derby con il Catania; un pareggio che sarebbe stato una sconfitta se l’arbitro, su indicazione del guardalinee, non avesse annullato per fuorigioco di Spolli (attivo? passivo? non si è ancora smesso di discuterne) il gol della vittoria rossazzurra.
Zamparini, si sa, di mestiere divora allenatori. Poi, può anche capitare che li richiami sulla panchina se i sostituti, a loro volta, non gli danno tutto e subito. Nulla esclude dunque che Zenga (se il suo successore Delio Rossi dovesse deludere) possa anche un domani riscattarsi proprio sulla panchina rosanero. Tutto è possibile.
A oggi, però, il presidente del Palermo ha divorziato dal suo allenatore. E di conseguenza, al momento, la più bella impresa di mister Zenga rimane sì una partita giocata alla Favorita; ma da allenatore del Catania. Parliamo, naturalmente, del 4 a 0 inflitto dai rossazzurri lo scorso 1 marzo alla formazione allora guidata da Ballardini. La partita che, si dice, fece nascere in Zamparini l’intenso, ma fugace, innamoramento per Walter One.
A Zenga avevamo già dedicato un video-omaggio quando – lasciando di sasso una tifoseria che lo aveva amato – aveva deciso di vestire il rosanero. Glielo dedichiamo di nuovo oggi, in un momento per lui difficile, e non per colpa sua. Non per indulgere allo sfottò (il Catania, prima, deve pensare a salvarsi). Piuttosto, con immutata riconoscenza. Perché rimane, questa, una delle più belle pagine della storia rossazzurra.