Troppo alte le emissioni di Co2 sull'isola dell'arcipelago Eoliano. Una produzione quotidiana arrivata a 480 tonnellate, quando nella normalità è pari a 80. Ingv monitora i livelli tossici. «Stiamo molto male», dice una residente a MeridioNews
Vulcano: via all’evacuazione. Coppia parte per Lipari «Mio marito è disabile, qui ci bruciano occhi e gola»
È in vigore da oggi l’ordinanza del sindaco di Lipari Marco Giorgianni che vieta ai residenti e della zona del Porto di Vulcano di pernottare. Dalle 23 alle 6 l’area portuale sarà dichiarata zona rossa e dovrà essere evacuata. Questa è solo una delle misure messe in atto con il documento che mira a garantire i livelli necessari di tutela dei cittadini. Per questo motivo per i prossimi 30 giorni i residenti della zona portuale non potranno risiedere durante la notte. Potranno spostarsi a Vulcano Piano o a Vulcanello in alloggi messi a disposizione dal comune eoliano. A far decidere questa mini evacuazione è stato l’aumento di esalazioni registrato in questi ultimi giorni. Il gas che si sprigiona dal sottosuolo si deposita ed è tossico per l’uomo in quantità elevate.
In questo mese la zona del porto sarà interessata da rilievi da parte dell’Arpa e continuerà il monitoraggio da parte dell’Ingv. Proprio l’istituto di geofisica e vulcanologia ha registrato nella campagna ordinaria di rilevamento di luglio un aumento delle emissioni gassose. «Attualmente siamo in stato di allerta gialla, ovvero di attenzione – ha spiegato il sindaco Giorgianni durante un incontro che si è svolto lo scorso venerdì in un locale di Vulcano – A ottobre i valori sono aumentati, ecco perché siamo in allerta gialla».
Di quanto accaduto sull’Isola è stata avvisata la commissione grandi rischi a cui sono stati inviati i dati dall’Ingv e dall’esame del report è emerso che «c’è una produzione di Co2 che è un gas pesante che si deposita al suolo e riduce la quantità di ossigeno creando possibili difficoltà respiratorie che possono avere anche effetti letali» ha spiegato Giorgianni. La produzione quotidiana è di 480 tonnellate di Co2, quando nella normalità è pari a 80. «Abbiamo scelto di vivere su quest’isola ben sapendo che si tratta di un vulcano attivo – spiega uno dei residenti a MeridioNews -. Avrei preferito un maggiore confronto con noi cittadini su cosa fare o non fare prima di emettere un’ordinanza come questa».
Dalla zona del porto oggi si registrava un continuo via vai di persone. «Noi ci stiamo trasferendo a Lipari» racconta una signora intercettata dal nostro giornale mentre era alla guida della sua auto con il marito disabile al suo fianco. «Non mi sento sicura – spiega -, siamo stati colti alla sprovvista, ma non stiamo bene di salute. Non possiamo fare avanti e indietro da due case. Mio marito ha un badante che lo segue. A me brucia la gola e mi lacrimano gli occhi. Abbiamo trovato una casa e ci trasferiamo. Speriamo solo di non trovare spiacevoli sorprese al nostro rientro». Proprio per evitare possibili atti di sciacallaggio sono state potenziate le misure di controllo da parte delle forze dell’ordine.
Sempre con l’ordinanza da oggi in vigore, Vulcano è stata interdetta ai turisti per tutta la durata dei rilievi. Resta salva la possibilità per chi lavora di viaggiare da e per l’isola eoliana. Per dare sostegno a chi ha deciso di non lasciare l’isola ma ha scelto soluzioni tampone per le ore notturne è stato rafforzato il servizio di guardia medica per assicurare la giusta assistenza medica in caso di insorgenza di patologie connesse all’aumento dei gas.