Dopo le accuse lanciate dall'artista Uwe, simbolo del rione dell'ex mercato storico, che parlava di una cordata di architetti in cerca di finanziamenti, lo studio che cura il progetto replica spiegando che nessuno ha fatto fronte a finanziamenti comunitari e anticipa una piccola roadmap dei cantieri
Vucciria, il progetto per la riqualificazione va avanti «Non esiste nessun bando, stiamo già lavorando»
«Non c’è nessun bando per la Vucciria». Dallo studio di architetti PI5 tagliano subito corto. Per i progettisti della nuova piazza Garraffello quelle che girano sul conto dei privati scesi in campo per il recupero della Vucciria sono tutte storie. «È una leggenda – proseguono – l’Unione europea non c’entra assolutamente niente. Si tratta di un’operazione fatta da privati, che sta andando comunque avanti». A lanciare l’allarme proprio a MeridioNews qualche settimana fa era stato Uwe, artista, volto dell’ex mercato storico e ultimo inquilino rimasto di palazzo Mazzarino, che parlava della mancanza di veri imprenditori all’interno di questa cordata, troppo dipendente, a suo dire, dai finanziamenti pubblici. «Abbiamo iniziato a luglio dei lavori su palazzo Mazzarino – replica lo studio di architetti – ma purtroppo abbiamo ricevuto due lettere: dal responsabile della sicurezza e dalla direzione dei lavori, che ci comunicano che per ragioni di sicurezza i lavori non possono andare avanti se c’è un inquilino all’ultimo piano». Uwe, appunto.
In verità un palazzo alla Vucciria che attende il bando comunale c’è, ma non si tratta di uno di quelli nelle disponibilità della cordata di privati che ha acquisito i palazzi Mazzarino e Sperlinga, bensì di quello dei vicini di casa, i dirimpettai di palazzo Ramacca, anche loro affidati alle mani dello studio PI5. «Palazzo Rammacca è l’unico che ha partecipato al bando del Comune di Palermo per il recupero degli immobili in centro storico, questo però non è di proprietà della Garraffello Srl, ma di altri privati. E su questo si aspetta la graduatoria che dovrebbe uscire entro questo mese».
Intanto, mentre a palazzo Mazzarino i lavori procedono a rilento, tutto è pronto per aprire il cantiere del vicino palazzo Sperlinga, che dovrebbe vedere i primi ponteggi e le prime impalcature sorgere il mese prossimo. «Noi in questa fase su palazzo Mazarino – continuano da PI5 – abbiamo potuto fare lavorazioni molto leggere di sgomberi di macerie. Non possiamo mettere mano alla struttura. A noi tutti dispiace questa situazione, non è bella. Stiamo cercando di non bloccare i lavori, ma dobbiamo tutelarci: se succede qualcosa a Costanza o a Uwe ci andrebbero di mezzo molti soggetti, dalla direzione dei lavori al condominio. A febbraio in compenso partiranno i lavori su palazzo Sperlinga».