Il ministro degli Interni stamattina è arrivato nel centro del Ragusano per parlare prima con i commissari straordinari che guidano il Comune e poi i parenti di Alessio e Simone D'Antonio, i bambini travolti a luglio dal suv guidato da Rosario Greco
Vittoria, Salvini incontra i familiari dei cuginetti uccisi Ministro ancora contestato: «Dolore non è propaganda»
Contestazione anche a Vittoria per il ministro degli Interni Matteo Salvini. Il capo del Viminale, al centro dell’attenzione dopo la decisione di staccare la spina al governo nazionale, questa mattina è arrivato nel centro ipparino per incontrare i commissari straordinari che guidano il Comune dopo lo scioglimento per mafia e, nel contempo, fare visita ai parenti dei bambini travolti e uccisi a luglio dal pregiudicato Rosario Greco.
Il leader della Lega, già ieri al centro delle contestazioni a Catania e Siracusa, dopo avere incontrato il commissario Filippo Dispenza, si è diretto a casa dei familiari di Alessio e Simone D’Antonio. All’esterno dell’abitazione ad attenderlo un capannello di persone con indosso magliette bianche e uno striscione: «Sicuri di morire. Il dolore non è propaganda».
Salvini, dal canto suo, ha accusato la città di omertà davanti ai fatti di luglio. «Mi meraviglio che questa città non abbia saputo rispondere con atti di legalità e di collaborazione – ha detto il ministro degli Interni – tenendo invece un profilo omertoso di fronte ad una tragedia del genere compiuta da un folle omicida, drogato che con un’auto potente andava a 160 chilometri all’ora in pieno centro». Il ministro ha poi specificato di avere incontrato i familiari dei bimbi nelle vesti di «padre», promettendo loro di chiamarli una volta a settimana. Nel corso della visita Salvini ha regalato ai parenti dei piccoli «due medagliette della Madonna di Medjugorje».