Vittoria, i motivi dello scioglimento per mafia «Membri della Stidda legati ad amministratori»

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica di ieri il decreto del presidente della Repubblica dello scorso 2 agosto sullo scioglimento del consiglio comunale di Vittoria. Insieme al decreto è pubblicata la relazione del prefetto di Ragusa Filippina Cocuzza che sta alla base del procedimento che ha portato il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro dell’Interno Matteo Salvini, a proporre lo scioglimento per mafia del comune di Vittoria. 

Nella relazione si evidenziano soprattutto tre ‘punti neri’ nella gestione amministrativa del Comune: “omissioni nella gestione del mercato ortofrutticolo, le procedure anomale per l’appalto per la gestione dei rifiuti solidi urbani e forme di abuso nell’attribuzione, negli anni, di vari incarichi dirigenziali e nell’elargizione di ‘voucher per le famiglie bisognose”. 

“Nella relazione della Commissione ispettiva – scrive il prefetto di Ragusa – è emerso che alcuni esponenti della consorteria mafiosa della ‘Stidda’, a vario titolo legati da rapporti di parentela o di vicinanza con amministratori comunali o dipendenti, sembrerebbero aver avuto la possibilità di influenzare scelte di governo con particolare attenzione alle numerose e consistenti omissioni nell’attività di gestione del mercato ortofrutticolo, governato dall’amministrazione comunale, all’interno del quale è stata dimostrata una consistente presenza delle consorterie mafiose nel settore dell’indotto commerciale delle forniture di imballaggi, dei trasporti e dello smaltimento dei rifiuti”. 

(Fonte: ANSA)


Dalla stessa categoria

I più letti

Giustizia per Emanuele Scieri

«Ricordate che in tutti i tempi ci sono stati tiranni e assassini e che, per un certo periodo, sono sembrati invincibili, ma alla fine, cadono sempre, sempre». È da un aforisma del mahatma Gandhi che ha preso spunto l’avvocata Alessandra Furnari nella sua discussione durante il processo per l’omicidio volontario aggravato di Emanuele Scieri, il parà siracusano 26enne in servizio militare trovato cadavere nell’agosto del 1999 […]

«Una macchina di imbrogli e di sotterfugi manzoniana che si è sviluppata sull’esigenza di un costrutto che doveva raccontare un’altra versione dei fatti». Così il procuratore di Pisa Alessandro Crini ha definito la ricostruzione da parte dell’esercito di quanto accaduto all’interno della caserma Gamerra nell’agosto del 1999 nel corso della sua requisitoria a cui è […]

Catania archeologica, l`occasione mancata

In una nota protocollata al Comune etneo a metà gennaio l'associazione di piazza Federico di Svevia chiede di gestire il bene del XII secolo, abbandonato, per garantirne «a titolo gratuito e senza scopo di lucro, la fruibilità». Adesso interrotta dal cambio del lucchetto del cancello da cui vi si accede e dalle divergenze con uno degli abitanti, che risponde: «C'era il rischio per la pubblica incolumità»

I processi a Raffaele Lombardo