Dopo aver vinto tredici anni fa, tra diecimila candidati, un concorso regionale per assistente tecnico restauratore, sono ancora in attesa di una assunzione. Colpa di una legge, che dal 2008 ha bloccato tutte le assunzioni alla Regione Sicilia. «Ma ci sono due disegni di legge all'Assemblea regionale siciliana che potrebbero sbloccare la situazione», annuncia con ottimismo il rappresentante del gruppo di lavoratori mai assunti, Andrea Patti, che ha sbloccato negli scorsi mesi la situazione. Tramite una raccolta firme online e un incessante pressing politico
Vincono un concorso nel 2000, mai assunti I 97 restauratori ora sperano in un Ddl all’Ars
Hanno vinto un concorso regionale, tra diecimila candidati, nel 2000, e non sono mai stati assunti. A tredici anni di distanza, la speranza del tanto atteso contratto di lavoro si riaccende per i 97 assistenti restauratori, provenienti da tutta l’isola e in attesa di una chiamata dalla Regione Sicilia. A riferirlo è il catanese Andrea Patti, portavoce del gruppo, per il quale ha già avviato, pochi mesi fa, una raccolta firme. «Qualcosa questa estate si è smossa dopo la nostra protesta: ad oggi ci sono 2 disegni di legge in Regione, che potrebbero arrivare al voto dell’Ars tra non molto», riferisce Patti. Sono stati presentati, rispettivamente, «dall’onorevole Gino Ioppolo, della lista Musumeci, e un altro da Marcello Greco, del Partito Democratico, che è anche presidente della commissine cultura. Quest’ultimo si è già incanalato verso la presentazione in aula», annuncia il portavoce, che in questi mesi sta tentando in tutti i modi di porre all’attenzione dell’opinione pubblica.
Recentemente è stato ospite anche della trasmissione L’aria che tira su La7, dedicata al mondo dei vincitori di concorso mai assunti. Ma e soprattutto è impegnato nel trovare dei politici, non solo regionali, interessati a prendersi cura di un «caso» che ha dell’incredibile. Nonostante in Italia ci siano «oltre 100 mila vincitori di concorso mai assunti dalle pubbliche amministrazioni, in tutti i campi, nessuno di loro però ha dovuto attendere 13 anni». Un’attesa record, che Patti, insieme al leader del Comitato XXVII ottobre che porta avanti la causa dei mai assunti in Italia, Alessio Mercanti, ha portato anche all’attenzione del governo nazionale. «La questione è stata posta al ministro per la pubblica Amministrazione Gianpiero D’Alia, che ha espresso massima disponibilità». La solidarietà, però, non basta più «Chiunque ci ha ricevuto ci ha espresso la sua vicinanza: è chiaro però che ci vuole una risoluzione, in tempo brevi». Ecco perché Patti ha già iniziato a fare i conti per un eventuale passaggio in aula. «Abbiamo contato già 26 parlamentari pronti a votare a favore di una eventuale legge che finalmente assuma i 97 vincitori di concorso – riferisce Patti -L’unico partito che non ha espresso una posizione favorevole all’assunzione dei restauratori precari è proprio il Megafono del governatore Rosario Crocetta – continua Patti – Mentre già l’assessore ai beni culturali Mariarita Sgarlata conosce bene la vicenda». La lunga attesa per una risoluzione della vicenda, dunque, non dovrebbe durare ancora per molto. «Sono quasi sicuro che abbiano trovato anche il capitolo di bilancio per finanziare le assunzioni», conclude ottimista Patti.