Sarà a Los Angeles l'anno prossimo per la cerimonia di premiazione degli Akademia music awards, ma intanto si gode l'uscita del video di Without you sulle principali piattaforme digitali. «Mi auguro di vivere esclusivamente della mia musica», dice a MeridioNews il cantautore originario di Palagonia
Vincenzo, il violinista palagonese che volerà a LA «Per vivere sono insegnante di musica a scuola»
Nel 2019 percorrerà il red carpet degli
Akademia music awards, a Los Angeles, insieme agli altri vincitori del prestigioso premio americano. Secondo la giuria statunitense Vincenzo Di Silvestro, compositore e violinista siciliano, è il miglior artista indipendente di musica elettronica del mese di aprile. E ha appena lanciato il video di Without you, il brano che gli ha fatto conquistare un posto alla serata di gala durante cui avverrà la premiazione ufficiale. «Suono da quando ho sei anni, seguendo il tradizionale percorso di musica classica intervallato con quella cantautorale», racconta Di Silvestro, 35 anni, originario di Palagonia. «A un certo punto – continua – ho cominciato a suonare con altri artisti che mi hanno dato maggiore visibilità e la possibilità di immettermi nel mondo della musica più consolidata». Da Patrizia Laquidara a Manuel Agnelli degli Afterhours, da Cristina Donà fino all’ultimo lavoro, nel 2017, quando ha arrangiato gli archi dell’album di Mauro Ermanno Giovanardi.
Parte da queste tappe il percorso musicale di Vincenzo, che lo vede impegnato anche come
insegnante di violino in una scuola media di Mineo. «Due anni fa, per vincere una sfida interiore con me stesso, ho deciso di fare un disco tutto mio, Invisibile la felicità, candidato al premio Tenco». Conclusa questa esperienza l’artista ha deciso di tornare al suo violino, componendo un nuovo lavoro esclusivamente strumentale. Prima di lanciarlo alla cieca nel mondo del web, però, si è guardato intorno, scovando il concorso di Los Angeles che prevede diverse categorie. «Ho deciso di partecipare con questo brano che volevo diventasse il simbolo del mio nuovo album. Come succede con tutte le domande per concorsi lontani e importanti lo avevo quasi dimenticato, talmente fossi convinto che il tentativo sarebbe andato a vuoto. Ma una sera ho ricevuto tre lunghe mail dall’accademia dei Music Award. E andando subito sul sito ho scoperto di essere il vincitore della mia categoria».
Un premio che prevede la promozione del brano in America con passaggi tv e sincronizzazioni in qualche film, la cerimonia di premiazione dell’anno prossimo e il clip del pezzo girato tra la Cappadocia e la Sicilia
lanciato nei giorni scorsi sulle maggiori piattaforme digitali (tra cui Spotify e Apple store) e in video su Youtube. «Vincendo questo premio mi auguro di poter raggiungere una posizione tale nel mondo musicale da poter vivere facendo il violinista e fare in modo che quello che scrivo venga recepito da più persone possibili». Se la vita di un artista indipendente in Italia è praticamente impossibile, gli Stati Uniti potrebbero aprire uno spiraglio importante per lui.
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Nel nostro Paese diciamo che è impossibile vivere di musica se non hai la fortuna di avere un altro lavoro o di essere a un livello altissimo. Da circa dieci anni tutto il settore medio-basso che si colloca un pelino sotto lo show business è collassato, danneggiando tanti artisti che per vivere esclusivamente con la musica devono puntare a suonare, per dirne alcuni, con Biagio Antonacci o Eros Ramazzotti». Di vivere stabilmente all’estero non ci ha mai pensato, forse perché viaggia spesso per lavoro o forse perché non si è ancora presentata un’occasione concreta, che oggi sarebbe disposto a cogliere. «Il progetto più imminente, per ora, è finire il disco e lanciarlo, magari subito dopo l’estate. Per poi seguirlo, magari cercando all’estero quello che difficilmente si trova in Italia».