Protagonisti, loro malgrado, due minorenni che sono stati accerchiati da un branco di ragazzi più grandi e poi malmenati. «Ognuno ha diritto alla propria vita» dicono. A rendere nota la vicenda Alessandra Barone, volontaria di Arcigay ed eletta nel 2015 Miss Trans Europa
Villa Giulia, picchiati due adolescenti perché gay «Ora basta, così si ha paura ad uscire di casa»
Due adolescenti innamorati che si tengono per mano. Nulla di strano, insomma. Ma se a farlo sono due persone dello stesso sesso, a Palermo si prendono le botte. È la brutta disavventura capitata ieri a due minorenni. Li chiameremo Andrea e Giuliano. I ragazzi erano a Villa Giulia, il giardino pubblico di Palermo nei pressi della Kalsa, tra via Lincoln e il Foro Italico. «Eravamo seduti tranquillamente – racconta Andrea – quando un gruppo di ragazzi più grandi si è avvicinato a noi. Si sono fatti subito aggressivi, noi mantenevamo le distanze perché pensavamo che bastasse ignorarli. Ma invece hanno continuato, sempre più minacciosi e strafottenti, e hanno fatto scattare una rissa senza un valido motivo. Mi hanno sferrato un pugno in bocca, un pugno in faccia e un colpo di casco in testa; e al mio ragazzo un pugno in pieno volto».
Andrea e Giuliano hanno poi contattato la polizia, consegnando agli agenti il numero di targa di un motorino appartenente a uno della banda. E sono stati portati all’ospedale Buccheri La Ferla, dove i medici li hanno aiutati a superare la forte ansia emotiva che i due ancora avevano. «Ognuno ha diritto alla propria vita e nessuno può permettersi di calpestare nessun altro» ha detto ancora Andrea.
A rendere nota la vicenda è stata Alessandra Barone, volontaria di Arcigay Palermo ed eletta nel 2015 Miss Trans Europa. «Io lavoro in una struttura per anziani – dice – e quando i ragazzi mi hanno raccontato la loro terribile vicenda sono rimasta di sasso. Adesso basta, è ora che le istituzioni e le forze dell’ordine facciano qualcosa, non è possibile che ancora oggi, nel 2018, si debba aver paura pure a uscire di casa con il rischio di non riuscire manco a tornare vivi».