Il chirurgo personale di Crocetta è stato sollevato dal suo incarico a tempo indeterminato. A deciderlo, la direzione dell'ospedale nei confronti del primario accusato di truffa, peculato e falso. Il provvedimento segue «la vicenda giudiziaria. In caso di archiviazione decade la sospensione»
Vila Sofia sospende Matteo Tutino Ieri la scarcerazione del chirurgo
Il medico personale di Rosario Crocetta, il primario del reparto di chirurgia plastica di Villa Sofia, Matteo Tutino, è stato sospeso a tempo indeterminato. A deciderlo, la direzione dell’ospedale dopo che ieri il gip di Palermo Ettorina Contino aveva revocato gli arresti domiciliari disposti, a giugno, nei confronti del primario accusato di truffa, peculato e falso. «La sospensione – ha sottolineato la direzione di Villa Sofia – segue quindi la vicenda giudiziaria. In caso di archiviazione, decade anche la sospensione. Non si tratta quindi di una sanzione disciplinare. Tutino avrà diritto a metà dello stipendio».
La sospensione in via cautelare sine die è sta presa in applicazione dell’articolo 10 comma 6 del contratto nazionale di lavoro di dirigenza medica che prevede questo tipo di provvedimento in caso di procedimento penale in corso. Per i carabinieri del Nas, il medico si faceva pagare anche compensi «non dovuti» dai pazienti, come corrispettivo per prestazioni post operatorie (medicazioni), oltre a richiederne il rimborso al Servizio sanitario regionale sulla base di documentazioni sanitarie e cartelle cliniche falsificate.
Fu nell’ambito dell’indagine su Tutino che venne pubblicata dal settimanale L’Espresso la notizia dell’esistenza, smentita dalla procure siciliane, di un’intercettazione tra il medico e il governatore siciliano Rosario Crocetta durante la quale l’indagato avrebbe augurato all’ex assessore alla Sanità Lucia Borsellino di fare la fine del padre (il magistrato ucciso dalla mafia).