Sul caso dei tumori tra i vigili del fuoco del distaccamento aeroportuale di Lampedusa, il sindaco Filippo Mannino ha chiesto al ministro della Salute e all’assessorato alla Sanità della Regione un’indagine epidemiologica. «Apprendiamo con soddisfazione che è stata inviata un’istanza formale», commentano da Uilpa vigili del fuoco. I sindacalisti, insieme ai familiari dai pompieri malati […]
Foto di vigili del fuoco Palermo su Facebook
Tumori tra i vigili del fuoco di Lampedusa: chiesta indagine epidemiologica al ministero
Sul caso dei tumori tra i vigili del fuoco del distaccamento aeroportuale di Lampedusa, il sindaco Filippo Mannino ha chiesto al ministro della Salute e all’assessorato alla Sanità della Regione un’indagine epidemiologica. «Apprendiamo con soddisfazione che è stata inviata un’istanza formale», commentano da Uilpa vigili del fuoco. I sindacalisti, insieme ai familiari dai pompieri malati e morti, già a dicembre avevano incontrato l’amministrazione per discutere della vicenda che era poi finita in un’interrogazione parlamentare presentata dal Movimento cinque stelle al ministro della Salute.
«La tristezza – aggiungono da Uilpa – è che ci sono voluti due anni dalla nostra prima richiesta affinché si convincessero a mandare una semplice lettera – ha scritto Antonello Di Malta, segretario provinciale Uilpa – Speriamo non siano necessari altri due anni di lotte per convincere il ministro ad autorizzare l’inizio dell’indagine, anche perché – ha sottolineato Di Malta – nei due anni trascorsi a Lampedusa sono morte o si sono ammalate altre persone».
Nel novembre del 1986 venne installato a Lampedusa un radar general electric An-Fps-8, in dotazione alla 134esima squadriglia dell’aeronautica militare. Radar che lavorava a una frequenza compresa tra 1280 e 1380 megahertz e che risultava posizionato nelle immediate vicinanze (a meno di 500 metri) del distaccamento aeroportuale dei vigili del fuoco. Nel 1998 la sala controllo di Lampedusa fu dismessa e la 134esima squadriglia assunse la configurazione di sensore remoto, con la contestuale dismissione del radar, successivamente sostituita da un altro radar, posizionato a una distanza decisamente maggiore. A circa 70 vigili del fuoco in servizio al distaccamento, tra il 1986 e il 1998, sarebbero stati diagnosticati oltre 20 casi di malattie oncologiche e cardiovascolari. A questi si aggiungerebbero ulteriori casi tra il personale di altri enti presenti all’interno dell’aeroporto.