Viale Regione, via a piano di sicurezza e decoro Orlando: «Entro l’anno gara per il ponte Corleone»

La circonvallazione di oggi, con la rimozione dei rifiuti, la manutenzione del verde, la pulizia delle caditoie e la riparazione dei punti luce. E quella di domani, con il sottopassaggio di via Perpignano e il raddoppio del ponte Corleone. Viale Regione Siciliana si rifà il look per diventare «la nuova via Libertà di Palermo», per usare le parole del sindaco Leoluca Orlando, che ha presentato il piano degli interventi insieme ai presidenti delle partecipate Rap, Reset, Amg, Amap, al settore Verde e al comandante della Polizia Municipale Vincenzo Messina.

I lavori dureranno quattro giorni «e saranno solo i primi di una lunga serie – prosegue il primo cittadino – che vedono l’intervento corale delle partecipate per migliorare il decoro della città. La circonvallazione è nata come una strada di raccordo ma diventerà una grande strada urbana. Abbiamo già sperimentato questo modello per lo spazio equestre della Favorita, a Danisinni e a Ballarò e la prossima settimana annunceremo un altro grande intervento. Nessuno avrà più alibi, a partire dalle aziende che non potranno rimpallarsi competenze e responsabilità visto che opereranno fianco a fianco». Ogni giorno, lungo i 12 chilometri della strada, saranno impiegate 141 unità (oltre alle 60 già all’opera nelle scorse settimane ci saranno cento operai Reset, quattordici Rap, dieci Amap, cinque Amg, sei Area Verde e sei vigili) suddivise in tre squadre con turni dalle 7 alle 14, più tre pattuglie di caschi bianchi. 

La parte del leone la faranno proprio la società presieduta da Antonio Perniciaro e la Rap di Sergio Marino con 30 mezzi tra furgoni, camion, compattatori e spazzatrici. «Spero di non vedere più bottiglie e pacchetti di sigaretta a terra – commenta Marino -. Le cose stanno cambiando, i cittadini ci fermano per farci i complimenti». L’Amg, completata la riaccensione di 50 punti luci, interverrà anche sulle corsie laterali, in particolare all’altezza dello svincolo Calatafimi, per poi dedicarsi nelle due settimane successive ai guasti più gravi. 

Il comandante Messina ha confermato che «anche la sicurezza lungo tutto l’asse è migliorata. Il numero dei decessi si è ridotto grazie alla presenza delle pattuglie e agli autovelox, con il 30 per cento di multe in meno. E a differenza di quanto ho letto su un sito online, non è aumentato il numero degli incidenti ma il numero di quelli rilevati dalla nostra Infortunistica. I cittadini non percorrono più la circonvallazione come se fosse un’autostrada interna. E siamo intervenuti anche sulle affissioni abusive – aggiunge Messina – facendo rimuovere tra i 300 e i 400 manifesti e sull’occupazione irregolare delle corsie preferenziali con lo street control». Gli automobilisti, dunque, si dovranno preparare a quattro giorni di passione fino a venerdì: «Ci saranno inevitabili disagi al traffico – avverte Orlando -. Chiediamo comprensione a tutti i palermitani e faccio appello ai mezzi di informazione perché denuncino gli incivili». In via ordinaria, dopo questo intervento, viale Regione sarà curata da una squadra fissa della Reset composta da dieci operai. 

Per trasformarla in una vera strada urbana, però, la circonvallazione di Palermo ha bisogno di ben più che un semplice ritocco. Nel master plan da 331 milioni messo a punto con il governo nazionale c’è spazio per due infrastrutture – tanto fondamentali quanto bloccate da anni – come il sottopasso di via Perpignano e la manutenzione e il raddoppio del ponte Corleone. Per la seconda opera potrebbero esserci novità entro il 2016: «Aspettiamo di siglare con Palazzo Chigi il protocollo d’intesa per il master plan – annuncia Orlando -. Il Ponte Corleone sarà una priorità assoluta, il progetto è già pronto e inserito nel piano triennale delle opere pubbliche. Siamo pronti a bandire la gara non appena il governo ci darà il via libera. Contiamo di farlo entro la fine dell’anno. Il ponte diventerà a quattro carreggiate – conclude -. Prima si faranno le due esterne per poi avviare la manutenzione delle due interne».


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