I poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico nella notte del 30 luglio scorso intorno alle 03.20, su disposizione della sala operativa, si sono recati in via XXVII Maggio poiché alcuni cittadini che si trovavano in quella via avevano notato una donna impaurita che cercava di attirare l’attenzione dei passanti gridando aiuto. La ragazza, trovata dagli agenti in lacrime e in evidente stato di agitazione, ha raccontato che pochi minuti prima era stata vittima di una rapina ad opera di un uomo di cui forniva dettagliate descrizioni.

La ragazza ha raccontato che mentre si trovava in Corso dei mille era stata avvicinata da un uomo di circa trent’anni a bordo di una Smart bianca, e che dopo aver concordato una prestazione sessuale, era salita nell’automobile, con la quale hanno poco dopo raggiunto un luogo appartato a Brancaccio. Ed è in questo momento che l’uomo le avrebbe messo, secondo il suo racconto, le mani alla gola minacciandola: «Dammi tutti i soldi che hai, sennò ti ammazzo». La donna ha quindi reagito, per cercare di liberarsi della presa dell’uomo, riuscendo a scendere dall’auto e a chiedere aiuto. Mentre lasciava la borsa e il cellulare nelle mani del suo aggressore. 

Vedendo sopraggiungere altre automobili, l’uomo ha pensato di allontanarsi e darsi alla fuga. La sua auto però è stata quasi subito rintracciata dagli agenti. Dopo un breve inseguimento, culminato in via Utveggio, il rapinatore – che è una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine – è stato arrestato e successivamente riconosciuto dalla donna. Adesso si trova al carcere Lorusso-Pagliarelli, è stato denunciato in stato di libertà poiché privo di patente di guida mentre l’autovettura veniva posta sotto sequestro poiché priva di copertura assicurativa.   

(fonte: questura di Palermo)